L'Anief continua la serie ormai interminabile di vittorie in tribunale per il riconoscimento del diritto dei supplenti temporanei a percepire la Retribuzione Professionale Docenti e Compenso Individuale Accessorio per il personale ATA. Ancora possibile aderire gratuitamente allo specifico ricorso promosso dal nostro sindacato per vedersi riconosciuto l’assegno dal valore di 164,00 euro fino a 257,50 euro per i docenti e da 58,50 fino a 64,50 euro per gli ATA per ogni mese di servizio prestato.
Non si fermano le vittorie Anief in tribunale sul diritto dei precari con supplenza “breve e saltuaria” a ottenere l'assegno aggiuntivo per la Retribuzione Professionale Docenti. Stavolta sono i Tribunali del Lavoro di Agrigento, Foggia e Reggio Emilia a dare piena ragione ai nostri legali Fabio Ganci, Walter Miceli e Giovanni Rinaldi con la conferma che “non è dato riscontrare – per quanto qui di interesse - alcuna “ragione oggettiva” che giustifichi il mancato riconoscimento della retribuzione professionale docenti agli insegnanti titolari di supplenze temporanee, atteso che l’attività di docenza svolta da questi ultimi è certamente comparabile a quella prestata dai docenti della medesima classe di concorso immessi in ruolo o titolari di supplenze per l’intera durata dell’anno scolastico o fino al termine delle attività didattiche” e che, per tale motivo il Ministero dell'Istruzione deve essere condannato alla corresponsione del dovuto, essendo assolutamente illegittimo discriminare a livello retributivo i precari con contratti di “supplenza breve e saltuaria”. Le nuove sentenze - ottenute grazie al patrocinio sul territorio degli avvocati Anief Giovanna Maria Tiziana Sciria (Tribunale di Agrigento), Maria Rosaria Calvio (Tribunale di Foggia) e Irene Lo Bue (Tribunale di Reggio Emilia) – vanno ad aggiungersi all'ormai interminabile serie di vittorie Anief sull'argomento, a piena conferma della correttezza delle regioni da sempre sostenute dal nostro sindacato.
“Il principio di non discriminazione, sancito dalla clausola 4 dell’Accordo quadro allegato alla Direttiva 1999/70/CE e recepito dall'art. 6 del D.Lgs. n. 368/2001 – spiega Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief – impone al Ministero di non discriminare il lavoro svolto con contratti a termine e questo deve essere applicato, ovviamente, anche per quanto riguarda il diritto alla corresponsione della RPD per i docenti e del CIA per il personale ATA. Anche questa stortura deve essere sanata nel nuovo CCNL e noi ci batteremo per eliminare tutte le discriminazioni contenute nella contrattazione nazionale in modo da armonizzare la disciplina contrattuale con i principi inderogabili del diritto eurounitario”. Anief ricorda a tutti i propri iscritti che è ancora possibile aderire gratuitamente allo specifico ricorso promosso dal nostro sindacato e che è fondamentale evitare la prescrizione delle somme dovute. Il ricorso è rivolto al personale docente e ATA che ha svolto supplenze temporanee e al personale di ruolo che vuole recuperare le somme mai percepite per gli anni di precariato svolti con contratti di supplenza breve e temporanea.