L'Anief vince ancora nei tribunali di tutta Italia e ottiene conferma che anche ai docenti immessi in ruolo dopo il 1° settembre 2011, ma con almeno un anno di precariato svolto entro il 2010/2011, va applicata la “clausola di salvaguardia” prevista dal CCNL 2011 che prevede il diritto al mantenimento del gradone stipendiale “3-8 anni”, molto più favorevole ai lavoratori. Marcello Pacifico (Anief): “Impegno Anief perché questo 2021 sia l'anno della rivalsa per i precari con il superamento di tutte le discriminazioni contrattuali e stipendiali”.
Le sentenze fioccano da tutta Italia e accolgono in toto i ricorsi Anief patrocinati dagli Avvocati Fabio Ganci, Walter Miceli e Tiziana Sponga che si sono avvalsi, sul territorio, della collaborazione degli Avvocati Irene Lo Bue (Tribunale di Modena), Maria Maniscalco e Nicola Zampieri (Tribunali di Vicenza e Verona) ottenendo altri 4 successi con il pieno riconoscimento del diritto di altrettanti docenti, immessi in ruolo dopo il 2011, all'integrale e immediato riconoscimento di tutto il servizio svolto durante il precariato e all'applicazione, equiparando tutto il suo servizio a termine a quello svolto a tempo indeterminato, della contrattazione collettiva nazionale economica precedente, che riconosceva il diritto al gradone stipendiale 3-8, molto più favorevole rispetto a quello attuale. Ministero condannato, inoltre, a corrispondere ai ricorrenti gli scatti di anzianità per il servizio svolto a termine da ogni docente e a pagare le spese di soccombenza per un totale di oltre 10mila Euro.
“Abbiamo nuovamente avuto ragione in tribunale contro un CCNL economico di comparto, siglato nel 2011 da buona parte degli altri sindacati che, ancora una volta, discrimina i precari e il periodo svolto durante il precariato – spiega Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief – Ci impegneremo perché questo 2021, con la nostra partecipazione ai tavoli della trattativa, segni una svolta per la tutela dei diritti dei precari prima e dopo l'immissione in ruolo e anche questa stortura sia sanata e superata. Il lavoro svolto durante il precariato non può e non deve più essere discriminato”. L'Anief ricorda a tutti i lavoratori che è ancora possibile ricorrere per vedersi riconosciuto il diritto all'integrale ricostruzione di carriera commisurata agli effettivi anni di servizio prestati con contratti a tempo determinato e per ottenere immediatamente il corretto inquadramento stipendiale.
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