Il ministero dell’istruzione si prepara a pubblicare le ordinanze ministeriali per la mobilità 2021-22 ma restano immutati i vincoli di natura contrattuale (triennale e quinquennale sul sostegno) e legislativo (quinquennale per i neoimmessi in ruolo).
Nell’incontro di ieri il ministero ha avuto mandato di contrattare sui testi delle ordinanze ministeriali ma non sul vincolo quinquennale che resta immutato per la prossima mobilità.
“Purtroppo non ci sono state date delle garanzie sull’impegno dell’amministrazione per l’eliminazione dei vincoli che costringeranno le famiglie a restare divise – commenta Marcello Pacifico, presidente nazionale dell’Anief – non capiamo come la politica non si renda conto che in questo momento bisogna risolvere il problema della mobilità con una misura legislativa tampone che permetta a tutti di ricongiungersi ai propri cari dopo un anno di blocco imposto dalla pandemia almeno prevedendo una assegnazione provvisoria libera per tutti”.
Tutte le forze politiche avevano presentato emendamenti nell’ultimo decreto Milleproroghe per eliminare il vincolo quinquennale, considerato iniquo e dannoso per le famiglie. Ora sembra che questa battaglia di civiltà comune a tutti i gruppi politici sia insormontabile da vincere.
L’Anief anche in questa occasione ha ribadito con forza la proposta di considerare quest’anno come un anno di transizione e permettere almeno di poter richiedere l’avvicinamento ai propri cari mediante le assegnazioni provvisorie su tutti i posti disponibili.
“Purtroppo anche in questa occasione – conclude Marcello Pacifico – se non riusciremo a spuntarla politicamente ricorreremo contro questo vincolo e chiederemo ai tribunali quello che l’amministrazione si ostina a non voler abolire”.
Altri argomenti sono stati ribaditi all’interno della riunione riguardanti la mobilità: i controlli sulle domande di mobilità, la possibilità di scelta per i docenti della scuola primaria con lingua slovena di poter scegliere scuole di lingua ad insegnamento italiano, la possibilità per il personale ATA di poter avere la possibilità di chiedere il trasferimento su più provincie come avviene per il personale docente e altro.
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