Una maggiore attenzione ai supplenti della scuola, un enorme aggregato di docenti e personale Ata che per colpa delle scelte sbagliate di chi governa il settore è arrivato a rappresentare un posto ogni quattro presente nelle nostre quasi 8.500 scuole autonome. A chiederlo è il sindacato Anief, attraverso una serie di emendamenti al decreto Sostegni fatti pervenire alle commissioni di competenza del Senato: tra le 18 proposte prodotte dal giovane sindacato, ve ne sono diverse rivolte proprio ai precari, a partire dal divieto dei licenziamenti e dalla trasformazione dei contratti a termine in ruolo, anche a tutela degli alunni e del loro diritto sacrosanto alla continuità didattica invece sistematicamente aggirato, con supplenze che si alternano per mesi prima di arrivare all’individuazione di una figura stabile fino a giugno.
Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief: “Non è possibile ogni anno restituire al Mef oltre 50 mila assunzioni a tempo indeterminato pur avendo a disposizione più di 200 mila supplenti, di cui tantissimi abilitati, specializzati e con ben oltre i 36 mesi di servizio che l’Unione europea indica come soglia più che sufficiente per stabilizzare su posto vacante: vale la pena ricordare che il Comitato dei diritti sociali europei ha di recente accolto il ricorso Anief n. 146/2017 sull’illegittimità della reiterazione dei contratti a termine, bocciando quindi la volontà di continuare a tenere chiuse le Gae, di non utilizzare le Gps per le immissioni in ruolo, come pure di non volere organizzare concorsi riservati per titoli e servizi. È il tempo della svolta, come pure per evitare licenziamenti prima del tempo e per mettere i precari nelle condizioni di aggiornarsi professionalmente”.
Il precariato scolastico ha raggiunto numeri importanti: quasi 250 mila supplenti tra i docenti e 50 mila tra amministrativi, tecnici, collaboratori scolastici e Dsga. Tra le richieste del sindacato a tutela dei supplenti della scuola, oltre alla stabilizzazione automatica, il sindacato autonomo Anief reputa che, considerando pure l’emergenza pandemica, sia giunto il momento di introdurre delle modifiche importanti. Come la proroga dei contratti almeno fino al 30 giugno di coloro che sono stati assunti con l’organico Covid e al 31 agosto dei tecnici. Ma anche l’estensione della Card annuale del docente da 500 euro, erroneamente assegnata dalla Legge 107/15 solo ai docenti di ruolo, al personale amministrativo e a quello precario, per la cui fruizione Anief ha prodotto uno specifico ricorso al Giudice del Lavoro.
Quest’ultima proposta è stata avallata nelle ultime ore dal sottosegretario all’Istruzione Rossano Sasso, il quale ha detto che di avere “avuto una fruttuosa interlocuzione con il collega e amico Claudio Durigon, sottosegretario al ministero dell’Economia e delle Finanze, che sul tema ha dimostrato interesse e sensibilità”. Il presidente Anief, Marcello Pacifico, si rivolge quindi al sottosegretario all’Istruzione: “La sua proposta è sacrosanta, lo invitiamo a questo punto a proporre e votare in Parlamento l’emendamento fatto presentare da Anief in Senato giovedì scorso. Come invitiamo i senatori della commissioni che si apprestano ad esaminare le richieste di modifica al decreto Sostegni, di considerare le nostre proposte a favore di tanti lavoratori sempre più preziosi per la formazione di milioni di alunni”.
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