Anief presenta le liste con più di 8 mila candidati nel comparto istruzione e ricerca e chiede il voto per cambiare il contratto collettivo nazionale e riscrivere i contratti integrativi
Mancano meno di tre settimane al rinnovo delle Rsu nelle scuole e nella Pubblica amministrazione: l’appuntamento del 5, 6 e 7 aprile 2022 riguarderà oltre un milione di lavoratori del comparto istruzione e ricerca e arriva dopo quattro anni dall’ultima tornata, a causa del rinvio di un anno imposto al Covid-19. Le elezioni sono importanti perché individuano i rappresentanti sindacali dei lavoratori per il prossimo triennio contrattuale (2022/2025) e il livello di rappresentatività sindacale a livello nazionale delle sigle che hanno presentato le liste in oltre 8.200 scuole e centinaia di atenei, accademie, conservatori, enti di ricerca.
Le norme sul voto sono contenute nella Circolare Aran n. 1/2022: per raggiungere la rappresentatività ogni organizzazione sindacale, alla luce dell’esito delle votazioni del prossimo rinnovo Rsu e del numero effettivo di iscrizioni dei lavoratori entro il 31 dicembre, dovrà superare almeno il 5%. Tra i sindacati di comparto, Anief, che ha conquistato la rappresentatività nella scuola nell’ultima tornata elettiva, forte di un aumento del 25% delle deleghe nell'ultimo quadriennio, è riuscita a presentare le liste dei propri candidati in tutte le regioni, in due scuole su tre, e per la prima volta in un centinaio di Enti di ricerca, Università e Conservatori.
Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, ricorda l'importanza del voto per le relazioni sindacali che ci troveranno protagonisti nella ripartenza del Paese dopo la pandemia, grazie anche ai fondi del Pnrr. “Bisogna studiare, fare proposte concrete e vigilare per tutelare sempre il diritto al lavoro e dei lavoratori e correggere i tanti contratti sbagliati e le tante norme contrattuali ingiuste presenti. Bisogna lavorare per una scuola diversa, più giusta e per un contratto nazionale che tuteli maggiormente tutti i dipendenti, da tutti i punti di vista: contrattuali, economici e di carriera. Abbiamo riassunto le nostre proposte in agevoli e specifiche piattaforme contrattuali, perché possano essere individuate le priorità su cui agire: l’obiettivo è approvare un nuovo contratto collettivo nazionale che riconosca le professionalità, valorizzi i profili professionali e gli stipendi e realizzi la parità di trattamento tra personale di ruolo e precario. Un contratto che anche all’interno di ogni singola sede – quindi di ateneo, conservatorio, ente di ricerca e istituzione scolastica - possa e debba valorizzare e migliorare la professionalità di tutti. Votare la lista Anief significa ricostruire insieme il Paese partendo dalla tutela e dalla valorizzazione di ciascun lavoratore”.
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