“La trattativa tra Governo e Commissione Europea sui temi afferenti alla scuola è a buon punto, in particolare sul reclutamento di 70.000 docenti entro il 31 dicembre 2024 e sulla mobilità dei docenti, temi entrambi strettamente legati al Pnrr e ai relativi fondi”. Ad annunciarlo, in data odierna, sono stati i parlamentari della Lega Roberto Marti, presidente della commissione Cultura al Senato e Rossano Sasso, capogruppo in commissione Cultura, Scienza e Istruzione della Camera. I parlamentari hanno anche ricordato che “nella giornata di ieri il Governo ha approvato un ordine del giorno al Decreto Milleproroghe a prima firma Sasso, con cui appunto si impegna ‘a prevedere, nel prossimo provvedimento utile, un regime transitorio per le procedure di reclutamento dei docenti che consenta di soddisfare il target assunzionale previsto dal PNRR (target di 70 mila docenti) anche in deroga alle procedure di reclutamento disciplinate dal decreto legge n. 36/2022”. E “a prevedere, conseguentemente, un rinvio dell’applicazione della disciplina del vincolo alla mobilità dei docenti”.
Su reclutamento e deroghe mobilità, in Parlamento qualcosa, dunque, si muove nella direzione chiesta da Anief. “L’ordine del giorno al Milleproroghe accolto sposa le richieste poste dal nostro sindacato al tavolo politico con il ministero dell'Istruzione e del Merito sul confronto con la Commissione UE – dice Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief - e quindi la partita rimane aperta sulle opzioni presentate da Anief sul reclutamento da GPS, sulle deroghe ai vincoli della mobilità, sull’organico aggiuntivo, come pure sulle graduatorie concorsuali e i licenziamenti. Anche dopo il sì definitivo della Camera dei deputati al decreto Milleproroghe, lo abbiamo detto: non ci rassegniamo e riproponiamo tutto quello che è stato cassato perché entri nel decreto Pnrr, poiché le nostre richieste fanno il paio con le esigenze legate al Pnrr”, conclude Pacifico.
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