Il nuovo anno scolastico è iniziato da due settimane, ma permane la situazione di stallo del concorso per dirigenti scolastici che avrebbe dovuto portare alle immissioni in ruolo di 519 vincitori di concorso per via dei ricorsi presentati in estate al Tar del Lazio da aspiranti dirigenti che stanno partecipando sia al concorso ordinario che a quello straordinario: slittata la stabilizzazione dei candidati prevista inizialmente il 1° settembre scorso, a seguito di diversi decreti monocratici disposti dallo stesso Tar Lazio, si attende adesso quella del prossimo 8 ottobre, quando il Tribunale dovrà esprimersi sulla correttezza della conversione del punteggio in decimi del valore dei titoli previsti dal DM 138 del 3 Agosto 2017 che ha portato alla decretazione di circa 2 mila candidati risultati idonei.

A questo proposito, oggi il giovane sindacato Anief fa sapere di seguire con attenzione l’evolversi della vicenda e che è stato notificato il primo dei ricorsi proprio avverso la tabella di valutazione dei titoli del concorso riservato per dirigenti scolastici: il ricorso nasce dall’evidente violazione della normativa laddove riserva fino al 30% della valutazione dei titoli nella formazione della graduatoria definitiva che interessa più di 2 mila candidati, per 519 posti disponibili, mentre l’intera procedura assunzionale. Nel frattempo, un emendamento al decreto legge Omnibus, il cui esame è previsto nei prossimi giorni presso le Commissioni del Senato, il 9.5 a prima firma del senatore della Lega Roberto Marti, se approvato autorizzerebbe tutte le assunzioni fatte entro il 31 ottobre prossimo.

Ancora Anief comunica che è ancora possibile aderire al ricorso contro la tabella di valutazione dei titoli del concorso riservato, tema di cui si occupa oggi anche la stampa specialistica: per informazioni ed eventuali adesioni è possibile collegarsi alla pagina dedicata attraverso il seguente link: ricorso è indirizzato al Tar del Lazio e viene prodotto per ottenere il riconoscimento della valutazione dei titoli in 30/30 e annullare la valutazione in 10/10 nella graduatoria definitiva pubblicata con decreto dipartimentale 2187/2020 di cui al D.M. 107/23.

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