“Sui docenti precari e idonei dei concorsi c’è un dato inequivocabile: il sistema di reclutamento concordato con l’Unione europea nell’ambito del Pnrr è miseramente fallito. L’Italia è stata infatti deferita in Corte di giustizia europea dalla stessa Commissione europea con cui ha concordato la batteria dei concorsi ravvicinati per assumere 70 mila precari entro il 2026”. La denuncia è di Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, dopo avere preso atto della volontà dell’amministrazione scolastica di avviare il secondo concorso Pnrr, come da programma, anziché immettere in ruolo gli idonei del concorso 2023 e prima ancora della procedura selettiva del 2020. Ma anche delle apprezzate dichiarazioni rilasciate dal sottosegretario all’Istruzione Paola Frassinetti sul rilancio del doppio canale di reclutamento del personale scolastico.
“Se non vogliamo complicare ancora di più le cose, con un incremento ulteriore di posti vacanti e precariato – continua il presidente Anief – , bisogna assolutamente adottare delle misure, così da prevenire finalmente l’abuso dei contratti a termine e sanzionare tale abuso, con l’impiego anche di risorse adeguate per garantire la parità di trattamento economico e giuridico. Sul fronte del reclutamento scolastico, che presenta di gran lunga il più alto tasso di precariato tra i comparti pubblici, siamo sempre più convinti che l’unica strada percorribile rimane il doppio canale di reclutamento, con la stabilizzazione degli idonei dei concorsi da una parte e dei precari storici, tramite GPS, dall’altra”.
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