Stop all’utilizzo sistematico delle supplenze, cambiare il reclutamento per immettere in ruolo su tutti i posti disponibili, assumere in ruolo gli idonei dei concorsi, spostare nell’organico di diritto tutti i posti in organico di fatto e in deroga: con queste motivazioni, il sindacato Anief ha oggi proclamato lo sciopero della scuola per l’intera giornata del 15 novembre 2024 riguardante il personale docente, Ata ed educativo, a tempo indeterminato e a tempo determinato di tutte le istituzioni scolastiche ed educative collocate in Italia.
“Vogliamo fare capire a chi governa il Paese che la scuola è una priorità e non un settore sul quale risparmiare, come si sta cercando di fare con il taglio di quasi 8mila Ata previsto dalla legge di bilancio 2025” - spiega Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief - ; ci sono dei temi da affrontare, per in quali si esigono risposte vere, e per questo scioperiamo il prossimo 15 novembre”.
Nel dispositivo di proclamazione dello sciopero, l’Anief ricorda che “il 3 ottobre scorso la Commissione Europea ha deferito l’Italia alla Corte di giustizia dell'Unione europea per non aver posto fine all'utilizzo abusivo di contratti a tempo determinato e a condizioni di lavoro discriminatorie, in violazione della Direttiva 1999/70/CE del Consiglio UE (Decisione di infrazione - Italia (INFR(2014)4231). La legislazione e i decreti attuativi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, con particolare riferimento alla L. 79/2022 e alle relative misure collegata alla Riforma M4C1R2.1 della Missione 4 – Istruzione e Ricerca – Componente 1 – Potenziamento dell’offerta dei servizi di istruzione: dagli asili nido alle Università) non hanno ad oggi recepito la necessità, ribadita in ogni sede da ANIEF, di provvedere al reclutamento di tutti gli idonei del concorso docenti 2023 e di quello che dovrebbe essere bandito entro il 2024”.
Allo stesso modo, scrive ancora il sindacato, “è necessaria l’adozione di provvedimenti legislativi che consentano l’assunzione su tutti i posti vacanti e disponibili anche degli idonei al concorso ordinario docenti 2020 e del personale ATA. La perdurante assenza di disposizioni legislative che autorizzino l’assunzione del personale docente e ATA sul 100% dei posti vacanti e disponibili derivanti da turn over e che dispongano, con riferimento al personale docente di sostegno, la trasformazione dei posti in deroga in posti in organico di diritto, rende de facto impossibile qualsiasi risposta concreta ai rilievi che hanno condotto la Commissione Europea al deferimento dell’Italia per violazione delle disposizioni UE di cui alla sopra citata Direttiva”.
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