Per la scuola è “un momento importante” perché stanno per partire i concorsi per docenti e la formazione degli insegnanti: solo che questo avviene “con costi esosi” per i partecipanti: “più di 3.000 euro il costo per accedere ai corsi, più 100 euro la pratica per poter accedere alle prove”. La denuncia è del presidente Anief Marcello Pacifico.
“Nel comparto pubblico due dipendenti su tre hanno oltre 50 anni di età: si tratta di 2,2 milioni su 3,2 milioni. È urgente introdurre una ‘finestra’ di pre-pensionamento per quelli che lavorano nella Scuola, ad iniziare dai docenti: è troppo alto, infatti, il gap generazionale tra studenti e docenti e questo rischia di compromettere anche l’apprendimento e la didattica”: a dichiararlo è Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, dopo avere appreso dei dati aggiornati sulla composizione dei lavoratori che operano nel pubblico impiego.
Marcello Pacifico (presidente nazionale Anief): “La didattica digitale ha un effetto positivo sugli apprendimenti in ogni ordine scolastico, per ogni disciplina scolastica, ma il vero problema sono gli organici e le classi pollaio”.
Per il giovane sindacato hanno partecipato all’incontro i Segretari Generali Giovanni Portuesi e Andrea Messina. L’incontro ricco di informazioni riguardava il DM 65 del 12 aprile 2023 (750 milioni di euro); NUOVE COMPETENZE E NUOVI LINGUAGGI – RIPARTO DELLE RISORSE; DM 61 del 3 aprile 2023 NUOVE COMPETENZE E NUOVI LINGUAGGI – ESPERIENZE ALL’ESTERO; DM 66 DEL 12/04/2023 (450 milioni di euro); “Modalità di coordinamento e realizzazione di una piattaforma digitale per la formazione del personale scolastico alla transizione digitale”, DM 222 del 2023, ripartizione di fondi ai CPIA per gli ambienti di apprendimento digitali (la ripartizione prevede, una differenze tra nord e sud a favore del mezzogiorno).
Nella scuola i concorsi, la formazione iniziale, i Tfa specializzanti nel sostegno, le abilitazioni e tanti altri titoli si conseguono solo a pagamento: per diventare insegnante si deve pagare. E non sono semplici tasse, perché in alcuni casi si arriva a spendere tra i 3.000 e i 4.000 euro ad attestato. Lo denuncia il sindacato nazionale Anief, dopo avere preso visione anche del DPCM pubblicato alcuni giorni fa sulla nuova formazione del personale che continua a prevedere corsi a pagamento (a dispetto del Contratto collettivo nazionale 2019/2021 dei comparti Istruzione, Università e Ricerca che non prevede costi per i lavoratori, ma solo formazione retribuita laddove si superino le ore di servizio).
“Se l'ipotesi del Contratto collettivo nazional 2019/2021 dei comparti Istruzione, Università e Ricerca, sottoscritta il 14 luglio 2023 anche dall’Anief, prevede all'articolo 36 la retribuzione delle ore di formazione dei docenti e la formazione universitaria in percorsi brevi, perché allora il DPCM pubblicato alcuni giorni fa sulla nuova formazione del personale continua a prevedere corsi a pagamento?”. L’interrogativo pubblico è stato posto oggi da Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, che annuncia anche azioni legali in merito.