La giovane organizzazione sindacale ha presentato un emendamento specifico: l’obiettivo è sanare “i rilievi di incostituzionalità della norma ‘sanatoria’ mossi dal Consiglio di Stato con ordinanza n. 3008/2017. Inoltre, tale rinnovazione del corso permetterebbe la copertura già dal prossimo anno scolastico delle attuali sedi vacanti non compromettendo i posti da bandire a seguito dell’emanazione del regolamento di cui al decreto n. 138 del 7 agosto 2017”.
Tra gli emendamenti chiesti dal sindacato scolastico alla Commissione Bilancio figura il ripristino delle fasce di posizioni stipendiali del personale scolastico precedenti a quelle indicate dalla Tabella A allegata al CCNL Scuola del 4/8/2011, a cui si aggiunge la progressione di carriera dei supplenti alla pari del personale di ruolo e la collocazione della docenza tra le occupazioni usuranti, in modo da permetterne la collocazione nelle categorie che beneficiano degli anticipi pensionistici, senza incorrere in tagli all’assegno di quiescenza.
Marcello Pacifico (Anief-Cisal): L’elevato stress professionale della categoria è stato scientificamente già appurato con lo studio decennale ‘Getsemani Burnout e patologia psichiatrica negli insegnanti’: pertanto, non occorre allestire, almeno per i docenti, alcuna Commissione medico-tecnica come chiedono gli altri sindacati al Governo, poiché confermerebbe solo quella che è già una certezza.
Il giovane sindacato chiede di collocare nella Legge di Stabilità di fine anno una serie di interventi a favore dei docenti precari “storici” e di ruolo che, a seguito della riforma 107/2015, hanno subìto palesi ingiustizie: si va dalla soluzione per tutti quei neo assunti costretti a lavorare in sedi lontanissime per diversi anni alla modifica di gestione delle Graduatorie ad Esaurimento che andrebbero aggiornate ogni anno, per permettere l’inserimento alle tante categorie sino ad oggi illegittimamente escluse; dal trasferimento degli educatori di ruolo nella scuola primaria all’assunzione su posti di potenziamento di almeno 8mila maestri della scuola dell’Infanzia, 20mila Ata e 500 nuovi educatori, fino alla conversione in organico di diritto di tutti i posti, come docente e amministrativo, oggi senza motivi validi inseriti in quello di fatto.
Nel parere espresso i senatori chiedono di estendere la deroga sulle supplenze ‘brevi’ per il personale ATA, previste sinora solo per gli assistenti, anche ai collaboratori scolastici. Tra le aperture dei parlamentari ci sono anche le intenzioni di stabilizzare il personale dell’infanzia e di estenderne l’assunzione in organico potenziato, nonché di garantire l’adozione di un piano straordinario di assunzione dei ricercatori universitari e del personale AFAM, senza dimenticare di adeguare gli stipendi degli insegnanti alla media UE.
Le richieste delle organizzazioni sindacali, insieme a PRODIRMED (Sanità) e DIRCONF (Enti locali e centrali), sono state presentate in queste ore direttamente alla V e VII Commissione del Sentato: l’obiettivo è innanzitutto garantire quanto deciso dalla Corte Costituzionale in tema di liquidazioni; attuare la parità di trattamento del pubblico impiego rispetto al settore privato, estendere gli aumenti alla dirigenza pubblica, sbloccare l’indennità di vacanza contrattuale dal 1° settembre 2015, data indicata dalla Consulta.