Nessun dubbio per il Tribunale del Lavoro di Pistoia che accoglie il reclamo Anief e condanna il Ministero dell’Istruzione all’immediato trasferimento di una docente e al pagamento di ben 7mila euro di spese di soccombenza. Ancora possibile aderire ai ricorsi Anief relativi alla mobilità 2017.
Il Miur paga di nuovo lo scotto dei madornali errori nei trasferimenti effettuati lo scorso anno e subisce una nuova dura sconfitta in tribunale grazie all’intervento dei legali Anief Walter Miceli, Fabio Ganci, Marco Di Pietro e Simona Rotundo che ottengono una soddisfacente vittoria in fase di reclamo con la conferma che le tesi Anief sul cosiddetto ‘algoritmo impazzito’ erano fondate e che il Ministero dell’Istruzione ha effettuato i trasferimenti senza rispettare il fondamentale principio del merito.
Marcello Pacifico (Anief-Cisal): ancora una volta il nostro sindacato ha tutelato il corretto rispetto della normativa e ha saputo fa valere i diritti dei lavoratori della scuola ottenendo la rettifica di provvedimenti illegittimi ab origine che, senza giustificazione di sorta e in totale spregio del principio del merito, hanno costretto centinaia di docenti a trasferirsi lontano dalla propria famiglia compromettendo, anche, la loro serenità personale e familiare.
Le vittorie Anief in tribunale non riguardano solo gli errori dell’algoritmo utilizzato nel 2016, ma anche la mancata valorizzazione del servizio svolto nelle scuole paritarie, del servizio militare prestato non in costanza di nomina, dei titoli SSIS, TFA, delle specializzazioni sul Sostegno e del preruolo per il raggiungimento del quinquennio di permanenza sul sostegno. Ancora possibile aderire agli specifici ricorsi promossi dall'Anief se si sono dichiarati i titoli e i servizi di cui si chiede la corretta valutazione nella domanda di mobilità 2017.