Tutti gli insegnanti, una volta di ruolo, non potranno cambiare scuola per i primi cinque anni e dovranno pure permanere nella stessa tipologia di posto e classe di concorso: lo prevede, al fine di raggiungere un ipotetico miglioramento della continuità didattica, un emendamento dei relatori al dl Semplificazioni, estendendo «al personale docente ed educativo di ogni ordine e grado di istruzione» e quindi valgono anche per la scuola dell'infanzia le misure oggi in vigore per gli insegnanti delle superiori. La proposta, di cui oggi parla anche la stampa nazionale, è stata depositata ma non ancora approvata. Tuttavia si teme, creando allarme nella categoria, che la proposta possa essere allargata addirittura al personale di ruolo, andando in questo modo a sovrastare pure le attuali norme contrattuali sulla mobilità. Marcello Pacifico (Anief-Cisal): La continuità didattica non si ottiene così, peraltro impedendo il ricongiungersi agli affetti. E siccome il diritto al lavoro non può negare quello alla famiglia, visto che è una prerogativa che riguarda perfino i militari, annunciamo sin d’ora che porteremo in tribunale ogni norma che impedisca la libera circolazione dei docenti.