Si presenta di difficile realizzazione l’intenzione del governo di cancellare le classi pollaio e quel DPR 81/2009, approvato dall’ultimo esecutivo Berlusconi, che ha dato il la alla concentrazione di alunni sino ad arrivare all’indecente presenza di oltre 30 iscritti per classe in un numero di casi tutt’altro che trascurabile: la proposta di legge n. 877, presentata da deputati del M5S che ha come primo firmatario l’on. Lucia Azzolina, del M5S, e tra gli altri onorevoli Luigi Gallo, presidente della Commissione Cultura della Camera, ha infatti iniziato da una settimana il suo iter di approvazione e già sembra avvolta dai problemi.
A un anno dalla sua fondazione, mentre i sindacati confederali e tradizionalmente rappresentativi perdono numerose deleghe, ad eccezione della ANP, UDIR supera di gran lunga le nuove deleghe attivate dal sindacato Dirigenti scuola e, con +248, intercetta, nell'area della dirigenza più sindacalizzata della pubblica amministrazione, l'insoddisfazione dell'attività sindacale finalizzata alla valorizzazione della professionalità dei presidi d'istituto. Marcello Pacifico, presidente nazionale Udir, rimane convinto della volontà di riportare il ruolo della dirigenza scolastica al merito che gli appartiene ed essere presente ai tavoli a partire dal 2021 con nuove sfide, anche giudiziarie, ma certamente legate alla formazione e alla consulenza. Nel prossimo triennio, un dirigente scolastico su due sarà nuovo, anche grazie al concorso in atto che dichiarerà vincitori 2.900 candidati a cui fin da ora il sindacato offre i propri servizi in convenzione con Eurosofia.
Parola del ministro Bussetti. Anief e Radamante ribadiscono la volontà di ricorrere per diverse tipologie di candidati esclusi, tra cui i diplomati ITP, AFAM o gli stessi laureati. Eurosofia rilancia, invece, i corsi di preparazione per superare il test di sbarramento, mentre il sindacato annuncia nuovi ricorsi contro i decreti degli organici regionali dopo la vittoria al Tar Lazio per convertire i posti in deroga in organico di diritto in presenza di effettive esigenze rilevate.
Lo ha annunciato il ministro dell’Istruzione, negando che il governo ha attuato dei tagli al supporto agli alunni con disabilità: nella manovra 2019, “il bilancio approvato non contraddice quanto ho affermato. È concreto l'impegno per l'effettiva inclusione scolastica". Simona Malpezzi (Pd): “formazione, fino a prova contraria, non significa assunzione". In ogni caso, oggi sul sostegno opera un buon 32% di supplenti, circa 20 mila insegnanti, privo di specializzazione. Ma ci sono anche diverse migliaia di specializzati che per lo Stato è come se non lo fossero: alcune migliaia ancora nelle GaE e oltre 9 mila nella seconda fascia delle graduatorie d’istituto. Poi, però, quest’anno soltanto 167 insegnanti specializzati sono stati assunti, a fronte di 6.143 posti autorizzati per l’assenza del personale nelle graduatorie ad esaurimento e in alcune di merito esaurite in quasi tutte le regioni italiane. Marcello Pacifico (Anief-Cisal): C’è una grande richiesta di questo genere di personale docente, ma per attuare il progetto di copertura delle oltre 60 mila cattedre vacanti occorre anche cambiare l’inconcepibile Legge Carrozza 128 del 2013 che, per assicurare risparmi pubblici sulla pelle degli studenti più bisognosi, ha disposto in organico di fatto decine di migliaia di cattedre di sostegno, pur di fare cassa sui mesi estivi e sulle progressioni di carriera del personale docente, forzatamente collocato come precario.
Entro il 28 febbraio si potrà presentare domanda per andare in pensione con almeno 62 anni e 38 anni di contribuiti se maturati entro la data di entrata in vigore del decreto-legge ai sensi dell’articolo 14 comma 7. Le finestre sono sempre quelle previste dall’articolo 59 comma 9 della legge n.449/97, ovvero in pensione dal 1° settembre se maturati i requisiti entro il 31 dicembre. Cedan avvia una campagna informativa aprendo servizi di consulenza nel territorio e organizzando seminari specifici sulla materia, in collaborazione con Eurosofia, nei prossimi giorni. Per info e contatti vai al seguente link.
La norma potrebbe interessare più di 70 mila docenti, Ata e dirigenti.