Per fronteggiare l’alto e crescente numero di alunni con disabilità occorrono nuove disposizioni e da adottare con urgenza: oltre alla trasformazione dei 50 mila posti a tutti gli effetti vacanti in disponibili, oggi furbescamente lasciati in deroga, grazie al mantenimento in vita della Legge 128/14, è necessario provvedere a formare nuovi insegnanti. Perché se è vero che vi sono già alcune decine di migliaia di insegnanti precari già specializzati, confinati assurdamente nelle GaE, è altrettanto vero che secondo quanto ha riferito l’Istat ad inizio 2019, il 36% dei docenti di sostegno insegnerebbe senza titolo. Per fronteggiare questa emergenza di personale specializzato, confermata dai dati Istat di alcuni giorni fa, il sindacato Anief, ha presentato alla prima Commissione Affari Costituzionali di Palazzo Madama una richiesta di modifica al decreto Semplificazioni, nella quale si chiede di far valere, per l’accesso sovrannumero ai corsi di specializzazione, “l’idoneità conseguita a seguito di superamento del concorso ordinario”. Intanto, il Tar Lazio ha condannato l'Ufficio scolastico regionale siciliano sul meccanismo con il quale quest’ultimo ha determinato i posti per gli alunni disabili relativi agli anni scolastici 2017/2018 e 2018/2019. Annullando tutti gli atti amministrativi collegati alla determinazione degli organici di sostegno nell’Isola. La sentenza sarà discussa lunedì con l’assessore regionale all’istruzione e alla formazione professionale e martedì presso l’Usr Sicilia, quando la delegazione Anief chiederà la trasformazione di tutti i posti in deroga tra i 7 mila rilevati dovuta a effettive esigenze in organico di diritto.