Dal Tribunale del Lavoro di Arezzo arriva un'ulteriore vittoria Anief sul riconoscimento del diritto al computo integrale degli anni di servizio svolti a tempo determinato all'atto della ricostruzione di carriera. Gli avvocati Fabio Ganci, Walter Miceli e Simona Fabbrini ottengono piena ragione presso il tribunale toscano, nonché la condanna del Miur per discriminazione nei confronti dei lavoratori che hanno svolto servizio a tempo determinato. Marcello Pacifico (Anief-Cisal): “Il mancato riconoscimento immediato e integrale della carriera antecedente all’immissione in ruolo, all'atto della ricostruzione di carriera, evidenzia un atteggiamento discriminatorio e in totale conflitto con le previsioni eurounitarie; ci impegneremo come sindacato direttamente ai tavoli della contrattazione per la modifica della normativa interna nel rispetto delle Direttive UE”.
Anief, il sindacato che ha fatto registrare il maggiore incremento di consensi in occasione del recente rinnovo delle Rsu e grazie ai quali ha raggiunto la rappresentatività nazionale, si fa portavoce delle emergenze da risolvere nel più breve tempo possibile: entro due mesi, va rivista la riforma della Buona Scuola. Come più volte promesso in campagna elettorale, vanno poi ridotte le soglie di accesso per andare in pensioni, con una finestra a 61 anni di età, comprendendo finalmente quello scolastico tra i lavori usuranti. Tra le procedure da affrontare con urgenza c’è poi lo sblocco dei concorsi per Dsga e per dirigenti scolastici, con oltre 2mila posti vacanti a partire dal prossimo settembre: in questo ambito, occorre anche avallare l’assunzione dei ricorrenti 2011 attraverso un corso-concorso, come dei facenti funzioni e vicari da più di 36 mesi. C’è poi da cancellare l’abolizione dei vincoli sulle assegnazioni provvisorie.
Marcello Pacifico (Anief-Cisal): È fondamentale procedere in fretta con la riapertura delle GaE, come già fatto nel 2008 e nel 2012, oltre ad avviare un piano straordinario di assunzioni mettendo in ruolo su tutti i posti dell'organico di fatto disponibili negli ultimi due anni. Tra le priorità del Governo, da includere in un decreto legge ad hoc, c’è anche la trasformazione dei posti in deroga del sostegno in organico di diritto: si tratta di oltre 40mila cattedre, vergognosamente relegate fino al 30 giugno e quindi non utilizzabili per le immissioni in ruolo e nemmeno per i trasferimenti, mentre nella nuova legge di Stabilità si dovrebbero stanziare i fondi per adeguare gli stipendi all'inflazione, in modo da incentivare gli aumenti-miseria in arrivo con la farsa del rinnovo contrattuale, ripristinare il tempo scuola falcidiato negli ultimi anni e destinare un punto in più di PIL alla Cultura e all'Istruzione, magari distraendo i fondi per le spese militari. Se questi punti verranno attuati, allora riscontreranno il favore del nostro sindacato, perché si andrebbe finalmente verso una scuola giusta.
Come ha indicato Anief nella proposta di decreto legge urgente, è di queste ore l’iniziativa parlamentare che si rivolge in via formale alla Ministra dell’Istruzione, Valeria Fedeli, per chiedere la riapertura immediata delle GaE e risolvere la spinosa questione. Il partito ha depositato la richiesta, sottoscritta da diversi parlamentari e con prima firma l’on. Fabio Rampelli, capogruppo alla Camera di Fratelli d’Italia, sostenendo, a ragione, che il Governo dovrà rispondere se è intenzionato a emanare un provvedimento d'urgenza per garantire la continuità didattica, evitare il licenziamento di 7 mila insegnanti e richiamare a settembre i più di 50 mila supplenti che attualmente lavorano grazie all'inserimento con riserva nelle Graduatorie ad esaurimento.
Dopo avere ricordato le varie impugnative dell’Anief – che ha notificato il ricorso Cedu per annullare la sentenza del Consiglio di Stato, denunciato la violazione della Carta europea dei diritti dell'uomo, dei diritti fondamentali UE, del trattato dell'Unione europea e della direttiva UE sul precariato, oltre a denunciare la questione alla Commissione di petizione del parlamento UE e al Consiglio d'Europa ed in procinto di depositare in Cassazione il ricorso per l'annullamento della suddetta sentenza per eccesso di giurisdizione – l’interpellanza chiede “di assumere iniziative normative urgenti”, da approvare “prima del 30 giugno 2018 per garantire la continuità didattica e il regolare avvio del prossimo anno scolastico, attraverso la riapertura delle graduatorie ad esaurimento a tutto il personale docente in possesso di un’abilitazione all’insegnamento, nonché al fine di evitare sperequazioni tra i lavoratori della scuola pubblica italiana”.
Marcello Pacifico (presidente nazionale Anief): È una richiesta sacrosanta e il sindacato ribadisce con fermezza il suo diniego a nuovi concorsi o a nuove graduatorie pasticciate che valutino il solo requisito di servizio: una soluzione di questo genere, avallata invece da altri sindacati, avrebbe tra l’altro come effetto quello di rimandare a casa migliaia di insegnanti del Centro-Sud. Noi siamo dell’idea di tutelare l'interesse di tutti i precari abilitati: per fare ciò, basterebbe intervenire sulle graduatorie d'istituto. In questo modo, non si creerebbero discriminazioni o ingiustizie. La nostra proposta, a questo proposito, è stata di recente illustrata in una seconda proposta che prevede appunto la trasformazione delle graduatorie di istituto in permanenti provinciali, nonché il loro utilizzo ai fini del reclutamento e l’accorpamento della prima e seconda fascia d’istituto, subordinata a quella della riapertura delle Gae che rimane la strada più giusta.
I tribunali del lavoro continuano a dare ragione all'Anief sul diritto dei lavoratori precari a percepire le medesime progressioni stipendiali riconosciute ai lavoratori con contratto a tempo indeterminato e a condannare il Ministero dell'Istruzione per l'evidente discriminazione posta in essere senza alcuna ragione oggettiva. Gli Avvocati Fabio Ganci, Walter Miceli e Francesca Lideo ottengono due nuove sentenze che condannano il Ministero dell'Istruzione ad attribuire a due docenti il diritto alle progressioni di carriera mai riconosciute durante il precariato. Ancora possibile aderire ai ricorsi Anief.
Nulle le possibilità del MIUR di ottenere ragione quando in tribunale arrivano i legali Anief che con il loro costante impegno e la professionalità che li contraddistingue riescono sempre a ottenere ragione nella tutela dei diritti dei lavoratori della scuola. Con due nuove sentenze emanate dal Tribunale di Lavoro di Milano, altrettanti docenti ottengono finalmente il giusto riconoscimento del grave danno subito per anni a causa dell'illegittima e discriminatoria condotta del Ministero dell'Istruzione. Marcello Pacifico (Anief-Cisal): “Ancora una volta abbiamo saputo ottenere rispetto per il lavoro svolto da tanti docenti e ATA con contratti a termine”.
Il Convegno si svolgerà a Palermo, il prossimo 20 maggio, dalle ore 8.30 alle 11.00, alla presenza di medici esperti di bornout, bullismo e dipendenze (Vittorio Lodolo D'Oria e Giuseppe Lavenia), di avvocati (Vania Cirese) e di dirigenti (Concetta Giannino). È stato invitato il Comandante della Legione Sicilia dei Carabinieri, il generale Riccardo Galletta. Coordina Salvatore Fazio, giornalista del Giornale di Sicilia, e conclude Marcello Pacifico, presidente nazionale Udir e Anief. Sono stati altresì invitati i rappresentanti degli studenti, dei genitori, dei lavoratori e i dirigenti scolastici delle scuole delle province limitrofe. L’evento si incentrerà sul crescente numero di aggressioni e intimidazioni contro docenti, personale Ata e dirigenti scolastici, il quale mostra tragicamente quale considerazione le forze politiche e governative abbiano riservato a chi per professione si prende cura delle nuove generazioni.Per partecipare, scarica la locandina e registrati.
L'incontro segue il convegno tenuto il giorno precedente, sempre presso l'Hotel San Paolo, dalle ore 11.00 alle ore 17.00, sul tema della “Perequazione dei dirigenti scolastici e l'ipotesi di nuovo Contratto collettivo nazionale con esperti del settore”, a cui sono stati invitati i dirigenti scolastici di tutta Italia quali graditi ospiti. Gli interessati possono inviare la scheda di partecipazione entro il prossimo 13 maggio.