Si è appena conclusa l'udienza in Adunanza Plenaria dove i legali Anief si sono presentati a tutelare i diritti dei docenti in possesso di diploma magistrale conseguito entro l'anno scolastico 2001/2002 esclusi dal Miur dalla possibilità di inserirsi nelle Graduatorie a Esaurimento. La discussione è stata accesa e si attende, ora, l'esito della decisione. Non si conoscono con certezza i tempi per la pubblicazione. Marcello Pacifico (Anief-Cisal): “Attendiamo la decisione serenamente e certi che, comunque vadano le cose, il nostro sindacato ha agito a piena tutela di un diritto che il Miur ha voluto ledere per troppi anni. Non possiamo pensare che il Consiglio di Stato possa smentire se stesso dopo le sentenze favorevoli passate in giudicato, ma siamo già pronti ad ogni eventualità. Ci impegneremo come sempre su tutti i fronti al fianco di questa particolare categoria di precari e continueremo a rivendicare il diritto di tutti i docenti abilitati ad accedere alle graduatorie per le immissioni in ruolo”.
Dopo le note pubblicate da alcuni UU.SS.RR., arriva la circolare Miur che trasmette il parere dell'avvocatura di stato in merito all'inserimento nella II Fascia delle Graduatorie d'Istituto dei docenti in possesso di diploma ITP con ricorso pendente presso il Presidente della Repubblica. Il Ministero dell'Istruzione, dopo una serie di dichiarazioni di senso opposto in cui aveva esplicitamente dichiarato di volersi conformare alla decisione favorevole ai ricorrenti consentendo l'inserimento in II fascia di quanti avessero “giudizi attualmente pendenti”, ora sembra voler fare marcia indietro e comunica, con la nota dello scorso 8 novembre l'intenzione di voler negare il giusto diritto anche dei ricorrenti con ricorso straordinario al Presidente della Repubblica all'inserimento nelle graduatorie d'interesse. Marcello Pacifico (Anief-Cisal): “Siamo al paradosso. L'illegittimità dell'esclusione dei diplomati ITP dalla II Fascia delle G.I. è palese e il TAR Lazio ha centrato il problema. Pensare, dopo che tanti UU.SS.RR. hanno già correttamente inserito in II fascia anche i ricorrenti PdR conferendo loro incarichi, di paventare la proposizione dell'appello o di “limitare” illegittimamente il corretto inserimento di tutti i ricorrenti basandosi sulla tipologia di ricorso proposto è un nuovo pasticcio imbastito dal Ministero dell'Istruzione che più che spaventare dovrebbe solo far riflettere su quanto il Miur stia 'annaspando’ riguardo la corretta gestione delle procedure di reclutamento dei supplenti e il rispetto effettivo degli ordini giudiziali”.
Sono ore frenetiche a Palazzo Madama, perché i senatori hanno pochissimo tempo per esaminare le richieste di modifica del disegno di legge n. 2960, già approvato dal CdM, su cui tra poco più di dieci giorni dovrà poi esprimersi l’Aula di Palazzo Madama. Le richieste delle due associazioni sindacali provengono dalla “base” e sono arrivate in Parlamento attraverso parlamentari di varie appartenenze politiche.
Le richieste vanno dai nuovi corsi per diventare dirigente scolastico, una parte di questi posti messi a bando vanno riservati ai ricorrenti della selezione 2011 e ai vicari, alla perequazione interna ed esterna dei dirigenti scolastici che, pure con gli aumenti già previsti con la Legge di Bilancio, continueranno a percepire compensi fortemente ridotti, praticamente dimezzati, rispetto ai colleghi della stessa area dirigenziale, pur avendo responsabilità e carichi di lavoro spaventosamente più alti. Le modifiche da apportare riguardano anche la sicurezza degli istituti che, se non affrontata, potrebbe portare alla chiusura di svariati plessi, ma anche la riapertura delle GaE, il cui blocco quinquennale sta creando situazioni di estremo disagio e di cattedre scoperte, la trasformazione degli organici di fatto in diritto e dei 40mila posti in deroga sul sostegno, la corretta ricostruzione di carriera del personale assunto e l'assunzione per docenti della scuola dell’Infanzia, Ata, educatori, tutti incredibilmente dimenticati dal piano straordinario della Legge 107. E tanti altri. A livello universitario, il sindacato rivendica il ripristino dell’assunzione dei ricercatori a tempo indeterminato.
Marcello Pacifico (Anief-Cisal):Siamo consapevoli del poco tempo a disposizione che hanno i senatori per valutare la compatibilità dei costi delle nostre richieste rispetto alle risorse pubbliche e per questo ci appelliamo alla loro sensibilità per salvare un comparto, quello della conoscenza, che ha estremo bisogno di interventi immediati, da attuare quindi con questa Legge di Stabilità. Rimandare sine die i problemi, non farà che aggravare lo stato di un’istruzione pubblica sempre più declassata, rispetto ai Paesi moderni, su più fronti: sicurezza, gestione del personale, carriere, assunzioni e tanto altro.
Il piano di assunzioni “straordinario” della Legge 107/2015 ha lasciato la situazione delle cattedre annuali sostanzialmente uguale, perché quest’anno i contratti sottoscritti fino al 30 giugno o al 31 agosto si aggirano sulle 90mila unità; abbiamo ora anche la certezza che molte di quelle cattedre andranno a neo-laureati o precari privi di abilitazioni. Tantissime, sul sostegno, a supplenti non specializzati. Quasi tutte, attraverso la cosiddetta “messa a disposizione”. È quello che sta accadendo in moltissime province del Centro-Nord, a due mesi dall’inizio delle lezioni: all’appello mancano soprattutto docenti di sostegno, matematica per le medie, lingue, ad iniziare da Inglese. Eppure, in giro per la Penisola ci sono ancora tanti docenti precari abilitati a cui si sarebbero potute affidare molte di quelle cattedre. Solo che non si è voluto. E il futuro non preserva nulla di buono.
Marcello Pacifico (Anief-Cisal):Bastava dare la possibilità di aggiornare le Graduatorie ad Esaurimento, anziché allungare addirittura il periodo di vigenza fino al 2019, come ha voluto fare a tutti i costi il Partito Democratico. I docenti, bloccati in province avare di posti, avrebbero risolto in parte il problema, spostandosi all’occorrenza sulle aree dove invece ci sono cattedre libere. Ed è per questo motivo che, nei giorni scorsi, abbiamo presentato alle Commissioni V e VII del Senato un emendamento alla Legge di Stabilità, attraverso il quale chiediamo che le GaE si possano aggiornare annualmente. Come abbiamo chiesto di convertire tutti i posti oggi in organico di fatto senza titolare di personale docente e Ata in organico di diritto a decorrere dal 1° settembre 2018, inclusi i posti in deroga su sostegno. E non ci vengano a dire che certe operazioni necessitano di finanziamenti cospicui: perché il gap tra gli attuali costi e quelli da affrontare con le cattedre assegnate a tempo indeterminato o fino al 31 agosto è tutt’altro che eccessivo. I risultati, però, in termini di benefici su alunni, continuità didattica e stabilizzazione del personale sarebbero straordinariamente alti.
Eurosofia, in collaborazione con Anief ed Unipegaso, consente agli aspiranti docenti di acquisire i 24 CFU quali requisiti d’accesso per il prossimo Concorso a cattedra (Fit). Per maggiori informazioni cliccare qui.
I calcoli sull’elevato numero di sentenze favorevoli al giovane sindacato sono stati resi pubblici durante la XVIII conferenza nazionale dei legali, svolta nel week end a Roma presso l’Hotel H10. Gli ultimi 60 giorni contrassegnati da un boom di esiti positivi delle impugnazioni in tribunale: si va dal risarcimento danni per mancata assunzione e altre lesioni di diritti, alla mancata applicazione degli scatti di anzianità anche ai precari; dall’irregolarità nei trasferimenti, utilizzazioni ed assegnazioni provvisorie (ad iniziare dall’algoritmo “impazzito” 2016/17 che ha costretto tanti docenti neo-assunti a spostarsi di centinaia di chilometri), alle errate ricostruzioni di carriera, visto che l’amministrazione continua ad esempio a non tenere conto del periodo pre-ruolo, fino all’illegittima cancellazione del primo “gradone” stipendiale di chi è stato assunto.
Se si considera l’ultimo lustro, i giudici hanno dato ragione in modo netto al sindacato su una serie di temi: dalle affrettate esclusioni dall’ultimo concorso per dirigente scolastico alle prove scritte dei corsi Tfa, anchesul sostegno, e Pas; dalle Graduatorie a Esaurimento, in particolare dei maestri precari con diploma magistrale, agli spostamenti di fascia e dall’aggiornamento titoli sempre delle GaE, fino alle inappropriate estromissioni dalle varie fasce d’istituto dove meritavano di essere collocati i vari supplenti.Nel 2017, l’Anief si è infine opposta con efficacia alla riduzione delle ore di strumento musicale nei licei e contro l’annullamento del D.p.r. 19/2016 per l’esclusione della classe di concorso A-59 nei licei coreutici.
Marcello Pacifico (Anief-Cisal): Questi risultati sono la risposta migliore a chi ancora si ostina a dire che il nostro sindacato sbaglia a produrre ricorsi contro le norme errate che l’amministrazione scolastica produce, a danno dei lavoratori e della formazione dei giovani. Aver portato in porto così tanti ricorsi, sempre dopo aver appurato che non esistevano altre vie per ottenere lo stesso risultato, significa che abbiamo intrapreso la strada giusta, dando soddisfazione a tanti lavoratori altrimenti destinati a soccombere. Possiamo quindi assicurare che nei prossimi anni il nostro impegno non arretrerà di un centimetro. Anzi, se i docenti e gli Ata ce lo permetteranno, votandoci in occasione delle prossime elezioni Rsu, previste per il 2018, porteremo avanti la nostra politica sindacale vincente anche in tutti i tavoli di trattativa delle nostre scuole pubbliche.
Tutti coloro che sono interessati, docenti, amministrativi, tecnici e collaboratori scolastici, ai ricorsi attivati da Anief possono cliccare qui.