È finalmente ripreso il confronto sulle pensioni tra Governo e parti sociali dopo quattro mesi di stop: oggi al ministero del Lavoro – alla presenza del ministro del Lavoro Marina Calderone e il sottosegretario Claudio Durigon - si è parlato di flessibilità in uscita, lavori gravosi e nuove misure per giovani e donne. La delegazione Cisal ha presentato un documento, attraverso il quale ha chiesto misure specifiche per garantire la dignità degli assegni pensionistici in particolar modo per chi oggi è legato al sistema previdenziale “puro” contributivo.
Sono trascorsi 6 anni dall’entrata in vigore del D.lgs 64/17, è arrivato il momento di tirare le somme dei risultati che questa riforma ha determinato.
Il decreto legge Salva-Infrazioni 69/23 è quasi con certezza l’ultima possibilità per evitare che a settembre la scuola riprenda le lezioni in condizioni molto difficili, perché continueranno ad essere senza titolarità oltre 200mila cattedre e almeno 30mila posti di Ata: per questo motivo occorre inserire nel decreto delle importanti integrazioni, così da agire subito sul reclutamento transitorio del biennio 2023-24. A presentare i motivi degli emendamenti da introdurre nel decreto sarà domattina alle ore 10.00 il sindacato Anief, nel corso di una audizione in IV Commissione di Palazzo Madama, Politiche dell'Unione Europea: la delegazione del giovane sindacato illustrerà, in sintesi, le 15 proposte di modifica agli articoli 11, 14 e 15 del DL approvato dal Consiglio dei Ministri, a partire dagli effetti della procedura di infrazione n. 2014/4231 sui contratti di lavoro a tempo indeterminato nel settore pubblico, in particolare sul precariato scolastico e universitario.
“Saremo il primo sindacato della scuola ad essere auditi – dice Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief – e ci sentiamo onorati di questo: le nostre richieste arrivano dopo quelle avviate nel corso dell’ultimo periodo con le istituzioni europee, come la Corte di giustizia europea, il Comitato europeo dei diritti sociali, il Comitato dei ministri del Consiglio d'Europa, Parlamento e la Commissione europea. Nel frattempo, il nostro ufficio legale si continua a rapportare con i giudici nazionali, anche la Cassazione e la Corte costituzionale. Domani faremo valere le nostre ragioni e cercheremo di convincere i senatori che un docente con titoli e servizio va assunti il prima possibile, non lasciato precario sine die e che i diritti di questi lavoratori sono gli stessi dei colleghi di ruolo, anche per la formazione e la ricostruzione di carriera”.
Riprende il confronto tra governo e parti sociali sulle pensioni dei dipendenti pubblici: domani, 26 giugno, alle 11.30, a quattro mesi di distanza dall’ultimo confronto, il Ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Marina Elvira Calderone incontrerà le confederazioni sindacali per riaprire quel tavolo contrattuale che conduce su strade nuove da percorrere sul fronte della previdenza dei lavoratori, ad iniziare dal superamento della contestata Legge Fornero.
Continua la battaglia per vincere il precariato scolastico, che con oltre 200mila supplenze l’anno rimane di gran lunga il più esteso della pubblica amministrazione italiana: dopodomani, lunedì mattina alle ore 10.00, in diretta web Tv, il sindacato Anief tornerà in Senato per rivolgersi ai senatori della IV Commissione di Palazzo Madama, Politiche dell'Unione Europea, in merito alla procedura di infrazione n. 2014/4231 sui contratti di lavoro a tempo indeterminato nel settore pubblico. La modifica da approvare è contenuta nelle 15 proposte di miglioramento degli articoli 11, 14 e 15 del Decreto Legge Salva-Infrazioni 69/23 già approvato dal Consiglio dei Ministri, pubblicato in Gazzetta Ufficiale e ora in fase di conversione.