Ieri il presidente nazionale Anief prof Marcello Pacifico è intervenuto nel corso della trasmissione radiofonica Rai e ha risposto alle domande inerenti agli aumenti minimi accordati ai docenti e alla questione delle pensioni, riportando anche gli emendamenti che il giovane sindacato ha chiesto di presentare.
Organici, reggenze, dimensionamento, concorsi riservati e ordinari, mobilità, formazione e bornout, sicurezza, valutazione, retribuzione e Fun, Ria e perequazione esterna: sono questi i temi affrontati dal giovane sindacato che ha messo la dirigenza della scuola, con la proposta di diversi emendamenti che ha chiesto di presentare all’Atto della Camera 1334 in discussione in questo momento presso la V Commissione Bilancio, al centro del dibattito parlamentare sulla nuova Legge di stabilità 2019 e che ora vuole mettere all'attenzione dei soggetti convocati al tavolo negoziale, dopo l'incontro della Confedir con il ministro Bongiorno in cui si è confrontato sull’aspetto della contrattazione nella pubblica amministrazione, nell’ottica di un incremento costante.
“Fa piacere venire a conoscenza dal Ministro dell’Istruzione che nei prossimi tre anni il Miur è intenzionato a specializzare sul sostegno 40 mila insegnanti abilitati, considerando che i posti vacanti sono ancora di più e destinati a crescere ulteriormente: tuttavia, ricordiamo al titolare dell’Istruzione italiana che ancora oggi ci sono 30 mila docenti abilitati e specializzati che non riescono ad essere assunti dallo Stato perché esclusi dall’ostinazione dell’amministrazione a non riaprire le GaE”: è il commento di Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief e segretario confederale Cisal, all’intenzione espressa pubblicamente dal Ministero dell’Istruzione di specializzare un elevato numero di docenti insegnanti. Per l’immediato sarebbe molto più utile dare seguito all’emendamento ispirato da Anief all’articolo 28 della Legge di Stabilità, in base al quale si ritiene necessario eliminare qualsiasi limite all’organico dei docenti di sostegno, adeguandone la consistenza, senza alcuna deroga, al rapporto uno a due per tutte le situazioni certificate di grave disabilità con i posti vacanti spostati, dopo due anni, in organico di diritto.
La domanda è stata posta da Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief e segretario confederale Cisal, conversando in diretta radiofonica con Radio Cusano. “La scorsa settimana, quando siamo stati convocati dal Ministro della PA Giulia Bongiorno, abbiamo spiegato che è corretto andare ad aiutare chi cerca un lavoro, ma è altrettanto giusto, visto che la Costituzione italiana è fondata proprio sul collegamento della cittadinanza al mondo del lavoro, andare a valorizzare chi il lavoro ce l’ha ed offre un servizio ai cittadini”. Il sindacalista ha ricordato che “se l’inflazione è salita di 12-14 punti negli ultimi dieci anni gli stipendi”, anche se incrementati ora dell’1,9%, “rimangono di fatto sempre fermi”. Per questi motivi, il sindacato ha chiesto di introdurre per i dipendenti pubblici il salario minimo di cittadinanza allineato all’inflazione, proponendo degli emendamenti agli articoli 21 e 34 della Legge di Bilancio che in queste ore risultano all’esame delle commissioni di competenza della Camera, per poi approdare in Aula a fine novembre.
Conclusa la riunione di ieri, si “è insediata all’Aran la Commissione paritetica prevista dall’articolo 34 del CCNL 2018, al fine di rivedere i profili del personale ATA”.La delegazione dell’Aran ha consegnato “un dossier sul personale Ata, contenente i dati di partenza: distribuzione fra i profili, per anzianità anagrafica e per titolo di studio. La stessa delegazione ha evidenziato la necessità di dover prendere in considerazione non solo quanto previsto nel CCNL ma anche quanto stabilito in merito dalle leggi”. Anief, anche in seguito alla presentazione degli emendamenti specifici, chiede, ancora una volta, i nuovi passaggi di livello per tutto il personale Ata e il giusto riconoscimento per la categoria.