Lo ha ribadito in questi giorni il Ministero dell’Istruzione attraverso la Nota n. 16041, attraverso la quale sono state forniti a tutti gli Uffici Scolastici le indicazioni in merito alla dotazione organica del personale docente per l’anno scolastico 2018/19, anche per i posti di sostegno. Ma il limite continua ad essere aggirato. Vi sono classi iniziali, in misura maggiore nella scuola secondaria, dove pure in presenza di alunni disabili il numero di alunni supera anche abbondantemente (tra le 25 e le 30 unità) il limite indicato dal dicastero di Viale Trastevere. Andando in questo modo a determinare un danno ingente, sia all’alunno con problemi di apprendimento, sia ai compagni di classe normodotati, sia al corpo insegnante, costretto a svolgere le lezioni senza avere la possibilità di prestare la massima attenzione alla didattica personalizzata proprio per via del gruppo-classe numericamente eccessivo. Si ricorda, inoltre, che al suo interno sono spesso presenti anche alunni con disturbi specifici di apprendimento (Dsa) e con bisogni educativi specifici (Bes). La situazione diventa da allarme rosso per via della mancata assegnazione delle ore di sostegno: ritardi di nomine, orari settimanali ridotti, cambi di insegnanti e disfunzioni di ogni genere continuano infatti a caratterizzare la didattica dei circa 240mila alunni con disabilità iscritti quest’anno nelle nostre scuole.
Marcello Pacifico (Anief-Cisal): Non è possibile che applicando la Legge 244/07, sino alla più recente Legge 128/13, l'organico di diritto del sostegno continui ad essere bloccato al 70% di quello annualmente assegnato dal Miur. È un problema facilmente risolvibile, non di certo con l'assegnazione di supplenze triennali, come autorizza il D.lgs 66/17, ma piuttosto con la stabilizzazione del personale e incentivi a permanere nei ruoli e non invece penalizzazioni per i passaggi di ruolo. E il problema non si può di certo risolvere cercando di “trattenere” il personale di ruolo sul sostegno: è quello che anche quest’anno il Miur sta cercando di fare non riconoscendo, al personale di sostegno di ruolo, il servizio pre-ruolo come utile per la valutazione del servizio obbligatorio da svolgere nei trasferimenti. Il tutto, in totale spregio della sentenza della Corte di Cassazione n. 22552/16 che ha annullato la mancata parità di trattamento tra personale di ruolo e precario.
Anief si impegna a far cambiare tutte queste norme illegittime, sinora contrastate in tribunale, anche attraverso la contrattazione ai tavoli ministeriali. Per fare ciò ha bisogno di superare però la soglia di rappresentatività del 5%: l’occasione per farlo è votare Anief la prossima settimana, quando si svolgeranno, tra il martedì 17 e giovedì 19, le elezioni Rsu in tutti gli istituti scolastici. Il programma di questa importante tornata elettorale verrà presentato lunedì 16, dopodomani, dal presidente nazionale Anief Marcello Pacifico, nel corso dell’RSU Day Anief che si terrà nella sede dell’Università Pegaso di Napoli: il sindacalista, il cui intervento potrà essere seguito in diretta streaming, chiuderà in questo modo una campagna lunghissima, durante la quale ha incontrato migliaia di operatori della scuola.