L'Anief fa condannare il Miur per inadempienza: imposta l'immediata esecuzione degli ordini giudiziali e individuato un commissario ad acta che sostituirà il Ministero in caso di ulteriori indugi. Marcello Pacifico: abbiamo nuovamente ricordato al Miur che i trasferimenti sono una vera e propria procedura concorsuale e l'unico criterio da seguire è quello del merito.
Due ordinanze del Consiglio di Stato condannano il Miur a 3mila Euro di spese per il giudizio di esecuzione e impongono l'immediato rispetto degli ordini giudiziali individuando un commissario ad acta in caso il Ministero dell'Istruzione non esegua con rapidità ed efficacia gli ordini del tribunale rivalutando le domande di trasferimento presentate nel 2016 da circa 50 docenti. Le ordinanze di rivalutazione delle domande di mobilità erano state ottenute dal legale Anief Michele Ursini con un esplicito riferimento agli errori di quell'algoritmo che ha distribuito in modo quasi casuale i docenti sul territorio nazionale. L'inadempienza del Miur ha costretto i nostri legali a interessare nuovamente il tribunale ottenendo una condanna esemplare e l'ordine di immediata esecuzione di quanto disposto dai giudici in favore dei ricorrenti. Marcello Pacifico (Anief-Cisal): ‘Nella mobilità, così come nel reclutamento, l'unico vero criterio da rispettare è quello del merito, ossia del punteggio calcolato in base ai titoli e ai servizi posseduti dal lavoratore. L'Algoritmo ministeriale ha tutt'altro che rispettato il criterio meritocratico e i trasferimenti sono sembrati più una roulette russa che una vera e propria procedura concorsuale come avrebbero dovuto essere. Non avevamo dubbi che il tribunale ci avrebbe dato ragione e, ora, il Ministero non potrà più indugiare e dovrà rispettare le determinazioni del Consiglio di Stato come avrebbe dovuto fare sin da subito’. Ancora possibile aderire ai ricorsi Anief contro l'algoritmo impazzito della mobilità 2016 o ai ricorsi 2017 promossi dall'Anief per il riconoscimento del servizio svolto nelle paritarie, dei titoli SSIS, TFA, Sostegno e per il riconoscimento del servizio preruolo per il raggiungimento del vincolo quinquennale sul sostegno.