A sostenerlo è l’Anief, nel giorno della ripresa del confronto tra amministrazione e sindacati sui mai superati problemi relativi alle classi concorsuali: analizzando la tabella A del D.P.R. n. 19 del febbraio scorso, contenente gli insegnamenti delle discipline teoriche, e la tabella B, che riassume le classi concorsuali di tecnico-pratiche, sono infatti emerse una serie di problematiche mai individuate e sanate. Alcune anomalie sono state segnalate al Tar che ha di fatto dato ragione ai ricorrenti, con una serie di ordinanze (6141/16) e sentenze (10562/16, 10563/16, 10564/16) che sollecitano il Miur a fornire delucidazioni. Rischia di finire in tribunale pure il problema sorto per la A023, (alloglotti): il Concorso a cattedre 2016 ha decretato oltre 500 vincitori che, in molti casi, non possono essere assunti perché gli uffici scolastici non hanno ancora inserito la nuova materia in organico di diritto.
Marcello Pacifico (Anief-Cisal): siamo sempre più convinti che l’accorpamento di diverse classi di concorso risponda all’esigenza di facilitare il Miur nel collocare i docenti in modo più agevole sui posti vacanti, spianando la strada ai processi di mobilità coatta, spesso pure su discipline in cui i docenti non sono sempre ferrati. La filosofia, probabilmente, è la stessa che ha portato il Miur a creare i docenti “potenziatori”, per poi spesso utilizzarli come tappabuchi. Dopo otto anni di attesa, decine di bozze e rinvii, non pensavamo di ritrovarci ancora in questa situazione: vi sono, poi, molte classi di concorso senza più docenti in graduatoria, così come rimane da sanare il problema dei tanti posti da collocare negli organici di diritto e non più in quelli di fatto. Tutte problematiche che la revisione finale delle tabelle coi nuovi codici potrebbe agevolare.