Eurosofia ed Anief sono da anni impegnate nella preparazione ai concorsi pubblici e, in particolar modo, nel comparto scuola. Più del 70% dei partecipanti al precedente Concorso a cattedra hanno superato brillantemente tutte le prove, grazie all’efficacia della nostra metodologia blended. Eurosofia è continuamente impegnata nella ricerca delle migliori soluzioni formative da destinare ai propri corsisti e, allo scopo di fornire una preparazione adeguata a tutti i candidati, ha deciso di ampliare e migliorare l’offerta formativa per la preparazione al Concorso a cattedra 2018. Dal mese di marzo saranno avviati dei Webinar interattivi per consentire anche a chi ha molti impegni e solo poche ore da dedicare alla preparazione di ottimizzare i tempi e prepararsi in modo adeguato.
Qualora non vengano soddisfatte le richieste legittime presentate, il giovane sindacato chiede espressamente alle altre organizzazioni, rappresentanti della categoria al “tavolo” delle trattative, di negarne la sottoscrizione: deve essere disposta dal 2016 per intero la perequazione della parte fissa della retribuzione di posizione. Perché va ricordato che i 37 milioni di euro stanziati attraverso l’ultima manovra della legislatura uscente, anche cumulati ai 35 milioni di euro della Legge 107/2015 da sottrarre al Fun, portano comunque per il solo 2018 aumenti inferiori del 30% ai dirigenti dell'ex aerea VII. Tra l’altro, sinora si è parlato di 578 euro lordi mensili medi di aumento, ma a conti fatti saranno molti di meno: alla resa dei conti, con le risorse stanziate sinora, si arriva a nemmeno la metà. Preoccupa anche il fatto che rimangano invariati i fondi sulla retribuzione di risultato, quindi inferiori del 75% a quelli del comparto della Ricerca.
Marcello Pacifico (presidente Udir): Non comprendiamo come si possano introdurre pure le valutazioni del portfolio e quindi dei capi d’istituto, ai fini dell’assegnazione del cosiddetto “merito” professionale. Per non parlare della mancanza della “voce” Ria per tutti i neoassunti dal 2001. Riteniamo, infine, altrettanto importante sbloccare l'indennità di vacanza contrattuale per avere aumenti del 4,26% per il 2015, del 4,66% per 2017 e del 5,51% per l’anno in corso.
Udir invita i dirigenti scolastici interessati a non soccombere a questo stato di cose a scaricare la diffida e aderire ai ricorsi per recuperare fino a 42mila euro di perequazione esterna subito.
Diventano ufficiali le regole per l’espletamento del concorso riservato ai docenti in possesso di abilitazione, compresi quelli di ruolo, che consentirà agli abilitati inseriti entro il 30 maggio 2017 nelle Graduatorie ad esaurimento o nella seconda fascia delle Graduatorie d’istituto di collocarsi nelle nuove graduatorie di merito regionali previste dalla Legge di riforma 107/2015.
Il giovane sindacato impugna l’esclusione degli idonei dei concorsi precedenti, dei docenti diplomati ITP, ISEF, Accademie o Conservatori non ancora inseriti in II fascia graduatoria d'istituto o inseriti dopo il 30 maggio 17, degli abilitati all'estero, diplomati magistrale, educatori e laureati in SFP. Contestata anche la cancellazione da GaE, Graduatorie di Merito e d’Istituto per gli ammessi al Fit. Anief invita il personale danneggiato a presentare la domanda dal 20 febbraio al 22 marzo e adaderire ai ricorsi sul portale.
Marcello Pacifico (Anief-Cisal): Non si comprende perché al Ministero dell’Istruzione abbiano deciso di escludere così tante categorie di abilitati o abilitandi, peraltro in modo, a nostro parere, palesemente illegittimo. Il massimo del paradosso è quello di avere deciso di penalizzare tutti coloro che hanno conseguito il titolo dopo il 30 maggio scorso. Andando così a creare un’altra gratuita differenziazione tra lavoratori in possesso dei medesimi titoli. Il nostro obiettivo è fare in modo che tutti gli esclusi in modo illogico possano partecipare al concorso previsto dalla cosiddetta ‘Fase transitoria’ per abilitati e consentire la valutazione corretta di tutto il servizio prestato, anche quello su sostegno, per essere quindi collocati nelle Grame.
I precari, i neo-assunti, chi chiede la ricostruzione di carriera, coloro che vincono il concorso a cattedra e non hanno una corposa anzianità di servizio pre-ruolo continuano ad essere trattati come dei lavoratori di serie B. Le loro posizioni economiche, di fatto, continuano ad essere danneggiate da norme inique. Andando in tal modo a confliggere pure con la Costituzione italiana. Rimane infatti in vita il problema della prima fascia di aumenti, riguardanti il “gradone” 0-8 anni, con la Cgil che si è prima opposta e ora ha alzato bandiera bianca. La mancata coerenza è aggravata dal fatto che negli ultimi sette anni a puntare il dito contro l’annullamento del primo scatto stipendiale al terzo anno di carriera sono stati anche i giudici che hanno messo in evidenza il palese contrasto con il diritto dell'Unione Europea adottandone la disapplicazione nei casi esaminati. Come rimane intatta l’ingiustizia della trattenuta del 2,5% dello stipendio di chi opera nella scuola.
Marcello Pacifico (Anief-Cisal): È esemplare che mentre i metalmeccanici hanno ottenuto in dieci anni aumenti del 20% sullo stipendio, docenti e Ata avranno il 3,48% in più, dopo quasi 10 anni di attesa e con gli arretrati dell’ultimo biennio che a malapena bastano per una cena fuori in famiglia. Una seconda discriminazione si attua anche all’interno del comparto scuola, poiché questo contratto conferma l'eliminazione del primo “gradone” stipendiale, quello che sarebbe dovuto scattare al terzo anno di anzianità, e la violazione della parità retributiva tra stessi lavoratori. Implicitamente è come se i sindacati maggiori della scuola, Flc-Cgil, Cisl e Uil, avessero avallato che i lavoratori non sono tutti uguali. Tutti i dipendenti della scuola, docenti e Ata, tornano poi a subire un’altra ingiustizia: riguarda il trattamento di fine rapporto che nel privato non prevede la trattenuta del 2,5% sulla busta paga, introdotta nel settore del pubblico impiego a titolo di rivalsa. Ecco perché passano gli anni e siccome i contratti e le norme non cambiano, per chi non vuole soccombere a queste ingiustizie, rimanendo impassabile alla sottrazione dei propri diritti, l’unica strada rimane quella del tribunale e dei ricorsi che continuiamo a patrocinare.
Quanto andrà effettivamente in tasca ogni mese in più ai dipendenti del comparto che attendevano questo momento da quasi un decennio? In base ai calcoli dell’Anief-Cisal, davvero poco. In termini economici, stando alle tabelle ufficiali del rinnovo del contratto, si prevedono incrementi stipendiali a regime tra gli 85 e i 110 euro. Si tratta, tuttavia, di somme lorde che necessitano di essere decurtate. Qualora si tratti di lordo dipendente, applicando una tassazione media del 35%, la somma che effettivamente il personale della scuola si ritroverà in più in busta paga tra un mese sarà tra i 55 e i 71 euro. Qualora, invece, quelle somme indicate si riferiscano al netto del lordo Stato, quindi da dividere per 1,3838, dunque soggette anche ad altre ritenute fiscali e previdenziali, il discorso cambia. Purtroppo in peggio. Perché, applicando il coefficiente dell’1,3838, si scenderebbe subito a meno di 62 euro e poi, tassando la quota sempre del 35% medio, la cifra finale netta si fermerebbe a 40 euro. Con differenze in base a categorie e fascia di collocazione stipendiale.
Marcello Pacifico (Anief-Cisal): L’aumento massimo effettivo dovrebbe essere di appena 52 euro netti e riguarda i docenti della scuola superiore a fine carriera. Sempre rimanendo nella categoria dei docenti, si scende man mano, fino ad arrivare ad un incremento medio netto di appena 41 euro riguardante i maestri della scuola dell’infanzia neo assunti. Tra il personale Ata le somme sono ancora più modeste e la forbice è ancora più piccola: si va dai 50 euro netti di un Direttore dei servizi generali ed amministrativi a fine carriera, quindi con oltre 35 anni di anzianità, fino ai 37 euro del collaboratore scolastico con una anzianità di servizio inferiore agli otto anni. Comprendiamo che i sindacati rappresentativi potevano fare ben poco dinanzi a degli stanziamenti inadeguati da parte della politica, tuttavia potevano esimersi dal sottoscrivere questo contratto vergognoso e pure di dirsi realizzati per il risultato raggiunto.