L'Anief ottiene ragione presso il Tribunale Amministrativo della provincia autonoma di Trento con una sentenza esemplare che ristabilisce il rispetto della legalità e della normativa primaria in materia di piano dell'offerta formativa e organizzazione delle materie curricolari all'interno degli istituti tecnici. Confermate in toto le tesi patrocinate dai legali Anief e ribadito a chiare lettere che il Consiglio d'Istituto non può stravolgere il Piano dell'Offerta Formativa in nome ‘dell'autonomia e della flessibilità oraria’. Marcello Pacifico (Anief-Cisal): ‘Quanto accaduto presso l'istituto superiore di Trento è, purtroppo, una consuetudine piuttosto diffusa che il nostro sindacato ha sempre osteggiato apertamente. Come sindacato mettiamo a disposizione la nostra esperienza e i nostri legali e invitiamo tutti i docenti a contattare tempestivamente la nostra struttura provinciale al fine di poterci attivare per risolvere la problematica, anche attraverso azioni legali mirate’. Per informazioni e contatti scrivere a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Il Ministero dell’Istruzione ha finalmente autorizzato i pagamenti a favore di decine di migliaia di docenti, amministrativi, tecnici e collaboratori scolastici che hanno stipulato supplenze per periodi ridotti, spesso per sostituire il titolare di ruolo in stato di malattia. Gli accreditamenti sono stati effettuati grazie alla copertura dei fondi nei POS delle scuole. Il mancato accreditamento dei compensi si trascinava dal mese di aprile ed era esclusivamente legato al problema delle disponibilità finanziarie da parte dell’amministrazione statale.
Marcello Pacifico (Anief-Cisal): Viene da chiedersi quanto altro tempo sarebbe passato se a metà luglio non avessimo presentato formale diffida alla competente Ragioneria territoriale dello Stato, che funge da ufficio pagatore nella provincia in cui si svolge il servizio. Per noi, quanto accaduto è ingiustificabile. Ancora di più perché, con la digitalizzazione dei sistemi di pagamento della PA, il Governo aveva Renzi aveva superato queste problematiche. Invece, ci siamo ritrovati per l’ennesima volta con lo Stato che calpesta gli articoli 35 e 36 della Costituzione. Con lavoratori pubblici lasciati senza il compenso dovuto per oltre 150 giorni, andando anche a ledere il principio di uguaglianza, sancito dalla curia europea e ribadito nei giorni scorsi dalla Cassazione, dei dipendenti precari rispetto a quelli di ruolo.
L'USR Sicilia pubblica la Circolare di attivazione di un maxi organico di sostegno regionale assegnato “in deroga” e il sindacato non ci sta: i posti dovevano essere in organico di diritto per permettere le assunzioni e i trasferimenti dei docenti specializzati. I numeri sono eloquenti: nell’Isola ci sono 16.378 posti di sostegno, ma per l’amministrazione quasi un terzo di queste cattedre deve andare a supplenza fino al 30 giugno 2018. Un numero impressionante, non giustificabile dalle 1.203 nuove certificazioni accordate delle Asl rispetto al 2016 o dall’incremento di alunni disabili gravi. Serviva una risposta delle istituzioni che invece non c’è stata. Inoltre, a fronte di 5.947 posti necessari oltre a quelli già attivati in organico di diritto, vengono attivati “in deroga” solo 4.872 posti: questo significa che almeno a 1.000 alunni disabili siciliani verrà negato il corretto numero di ore di sostegno, in aperta violazione dei principi costituzionali e eurounitari. Anief ha così deciso di “svelare il trucco” dell'organico di sostegno in deroga e denunciare l'illegittimità dell'operato dell'amministrazione che nega la stabilità dei posti di sostegno, impedendo ai lavoratori una stabilità della propria posizione e agli alunni disabili un docente specializzato che li segua per tutto il ciclo d'istruzione.
Il ricorso è volto a contestare proprio la mancata trasformazione dei posti in organico di diritto: possono aderire al ricorso gratuito patrocinato dai legali Anief tutti i docenti specializzati di ruolo che non hanno ottenuto il trasferimento in Sicilia, i docenti precari inseriti nelle GaE e anche i candidati inclusi nelle Graduatorie di Merito siciliane dell'ultimo concorso a cattedra che non sono stati assunti per mancanza di posti proprio in organico di diritto (l'adesione al ricorso scade il 12 settembre). Le famiglie degli alunni disabili possono ricevere informazioni sulle azioni legali, sempre patrocinate gratuitamente dall'Anief, per tutelare il diritto all'istruzione e alla continuità didattica dei figli, scrivendo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..
Marcello Pacifico (Anief-Cisal): Preso atto delle tante nuove certificazioni, l'amministrazione non doveva creare tutti quei posti al 30 giugno. Questo rende palese che i posti attivati ‘in deroga’, che dovrebbero seguire il criterio dell'eccezionalità e della contingenza, sono in realtà posti vacanti e disponibili da anni e che dovevano essere presenti in modo stabile nell'organico di diritto degli istituti. Quei posti dovevano essere utilizzati sia per le immissioni in ruolo, sia per il trasferimento dei docenti di ruolo specializzati in modo da garantire agli alunni disabili una vera continuità didattica e tutelare il loro diritto allo studio. Il nodo della questione è tutto nel fatto che su disposizioni del Miur ancora oggi un posto su tre di sostegno continua a essere in deroga, perché in questo modo lo Stato risparmia sui mesi estivi e mantiene il personale precario.
Oltre a qualche decina di aspiranti dirigenti scolastici, risultati idonei al termine dell’ultima selezione del 2015 ancora non assunti, l’amministrazione ha dato il via libera all’immissione in ruolo di appena 37 idonei della sessione concorsuale precedente: si arriverà a coprire non oltre 120 posti destinati alle immissioni in ruolo. Eppure, l’Ordinanza 3008/17 ha rimesso in Corte Costituzionale la Legge 107/15, sospendendo il relativo decreto ministeriale e dando soprattutto la possibilità ai ricorrenti che hanno contestato il DDG 13.07.11, grazie alla sentenza definitiva del 13 luglio 2015, a costituirsi, gratuitamente con Anief, in giudizio presso la Consulta per ottenere l’ammissione a un nuovo corso riservato. Proprio alla luce dei tantissimi posti vacanti, il giovane sindacato ha deciso di riaprire i termini del ricorso, peraltro gratuito per gli iscritti.
Inoltre, il Miur non sembra voler tenere conto dell’alto numero di docenti che fungono da tempo da vicari, fiduciari e primi collaboratori. Per costoro, che hanno acquisito sul campo un’alta professionalità ed esperienza organizzativa e gestionale, avrebbe dovuto prevedere una sessione riservata, nell’ordine del 50 per cento dei posti messi a bando. Ma così non è stato. Anche su questo fronte, il sindacato si sta attivando.
Marcello Pacifico (Anief-Cisal): Mentre il Miur continua a tenere fuori docenti aspiranti presidi, seppure con i requisiti adatti, una scuola italiana su quattro è ormai senza dirigente scolastico, i vicari operano senza esoneri, se non attraverso il potenziamento che però non offre alcuna garanzia di continuità e si seguita a ignorare i presidi incaricati da anni. Come se non bastasse, gli ultimi concorsi rimangono sotto la lente della Consulta per sanatorie parziali che non hanno chiuso il contenzioso. Nel frattempo, ignorando una sentenza del Tar Lazio, confermata in sede cautelare dal Consiglio di Stato, ottenuta dai legali Anief durante la precedente sessione che ha permesso a trecento docenti precari di partecipare alle prove, a tre di vincerle e di diventare presidi, non si comprende per quale ragione Miur e sindacati rappresentativi non abbiano permesso la partecipazione dei precari con cinque anni di servizio. La palese violazione della normativa comunitaria e della nostra giurisprudenza, pertanto, ha portato Anief a riproporre il ricorso proprio per favorire la loro presenza all’ormai imminente concorso a preside.
Udir intende fornire la migliore “cassetta degli attrezzi” utile a fronteggiare le incombenze lavorative e non incorrere in oltre cento potenziali cause civili e penali. Il seminario “Governare la scuola. Il mio primo giorno da Dirigente” è gratuito e tenuto da esperti dirigenti scolastici in servizio e in quiescenza: intende fornire un facile prontuario sulle azioni da porre in essere sin dai primi giorni dell’insediamento nella nuova istituzione scolastica, tra ruoli, responsabilità, doveri e atti necessari. L’appuntamento è presso la Sala degli Specchi, Palazzo Zapata, Piazza Trieste e Trento, 48, dalle ore 9.00 alle ore 18.00.
Marcello Pacifico (Confedir-Udir): La partecipazione al seminario dà diritto al riconoscimento di crediti formativi essendo organizzato da un soggetto riconosciuto dal Miur per la formazione del personale ed è fortemente consigliata. Oltre a fornire consigli e informazioni adeguate, domani parleremo dei nuovi nove articoli che Udir presenterà in audizione, a settembre, alla VII e XI Commissione della Camera in merito all’esame dei disegni di legge n. 3830 e 3963, come introduzione al D.lgs. n. 81/08 del Titolo XIII bis sulle ‘Disposizioni speciali in materia di Istituzioni scolastiche ed educative’. I temi che verranno toccati sono svariati: individuazione del datore di lavoro responsabile sulla sicurezza, potere inibitorio e d’interdizione, obblighi e sanzioni per il proprietario dell’immobile e del DS, impegni economici, lavori in appalto, definizioni.