La Fedeli ha ammesso che, grazie alle nuove assunzioni, ci saranno 15mila supplenze in meno ma che alcuni posti non potranno essere coperti perché i docenti in graduatoria sono meno rispetto ai posti disponibili. E ha portato l’esempio della classe di concorso più sguarnita: scienze matematiche alle medie. Da uno studio Anief, risulta che il problema, purtroppo, è più allargato di quanto voglia far credere l’amministrazione. Ci sono province dove la carenza di docenti nelle GaE riguarda diverse discipline. Gli esempi di Torino, Roma, Milano, Napoli e Palermo. A complicare le cose ci si è messo lo stesso Governo Renzi che con il Milleproroghe dello scorso anno ha rimandato al 2019 l’aggiornamento delle GaE: rimangono illegittimamente al palo i docenti col diploma magistrale, anche a indirizzo linguistico, quelli cancellati che hanno chiesto il reinserimento, i diplomati di Conservatorio e Accademia di Belle Arti e gli stessi Itp. Anief, inoltre, ripropone i ricorsi per l'inserimento in GaE degli abilitati tramite tutti i concorsi ordinari, PAS, TFA, Scienze della Formazione Primaria e all'estero. Gli interessati all'inserimento nelle Graduatorie a Esaurimento dovranno fare ricorso spedendo entro il prossimo 8 luglio la specifica diffida predisposta dall'Ufficio Legale Anief.
Marcello Pacifico (Anief-Cisal): il Governo si è infilato da solo in questo vicolo cieco, perché sarebbe bastato riaprire le Graduatorie. Invece, si è preferito tenere la testa nella sabbia. Con le conseguenze negative che ora, oltre al personale, si andranno a riflettere in modo negativo anche sugli alunni, che continuano a essere costretti a cambiare docenti con frequenza annuale. Noi, come sindacato che dalla sua istituzione opera in difesa del personale precario, abbiamo tuttavia deciso di opporci a questa situazione. Anche perché dalla parte dei ricorrenti ci sono diversi pronunciamenti favorevoli del Consiglio di Stato, in fase cautelare o di merito.