Pioggia di condanne per il Miur in tribunale e altre 10 sentenze favorevoli targate Anief che in tutta Italia riconoscono il diritto del personale con contratti a termine a percepire le medesime progressioni stipendiali previste per i lavoratori a tempo indeterminato. Marcello Pacifico: No alla discriminazione, la contrattazione interna deve rispettare le direttive comunitarie.
L'Anief continua a ottenere successi nei tribunali del lavoro di tutta Italia tutelando i diritti dei lavoratori precari della scuola; riconosciuta l'illegittimità dell'operato del MIUR che nega ai docenti con contratti a tempo determinato le progressioni stipendiali calcolate in base all'effettiva anzianità di servizio maturata. Marcello Pacifico (Anief-Cisal): “Le discriminazioni contenute nel CCNL scuola a discapito dei lavoratori precari non sono più accettabili ed è necessario un immediato adeguamento ai dettami comunitari. Un lavoratore precario non può essere mantenuto alla retribuzione iniziale per il solo fatto di avere stipulato un'infinita serie di contratti a termine, ma ha diritto a vedersi retribuito sin da subito in base all'effettiva professionalità acquisita nel corso degli anni; con la rappresentatività chiederemo l'adeguamento contrattuale alla normativa europea e diremo il nostro secco NO alla discriminazione dei lavoratori a termine anche per quanto riguarda i permessi, le ferie e la ricostruzione di carriera una volta immessi in ruolo”. L'Anief ha promosso ricorsi mirati per la tutela dei lavoratori precari per rivendicare l'immediato adeguamento dello stipendio in base all'anzianità di servizio cui è ancora possibile aderire per ottenere il giusto riconoscimento della propria professionalità.