Il legislatore ha ancora una volta dimenticato i precari della scuola: sono loro i veri assenti nel testo sul nuovo reclutamento dei docenti, oggi approvato dall’Aula del Senato composto dal maxi-emendamento sostitutivo del ddl 36 per l’attuazione del Pnrr presentato dal Governo e che ora passa all’esame della Camera. A sottolinearlo è stato Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief: nel corso di una diretta sui canali di Orizzonte Scuola, il sindacalista autonomo ha bocciato le decisioni prese a Palazzo Madama.
"È stata approvata in Senato con un maxi-emendamento la proposta del Governo di inserire i precari ed il personale di ruolo nei percorsi universitari per conseguire l'abilitazione e pure la specializzazione su sostegno: purtroppo l’apertura si realizzerà su quote di riserva e non in sovrannumero, come chiesto dall'Anief". A dirlo è stato Marcello Pacifico, presidente Anief, interpellato dall’agenzia Teleborsa sulle modifiche attuate in Senato al Decreto Legge 36 Pnrr che cambia formazione e reclutamento dei docenti italiani.
Sul Decreto Legge 36 Pnrr che introduce la nuova formazione e il reclutamento dei docenti italiani il Governo intende presentare un maxi-emendamento nell’Aula del Senato, rendendo impossibile qualsiasi ulteriore nuova modifica in vista del voto finale: secondo Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, “sebbene le commissioni Affari Costituzionali e Istruzione siano riuscite a recepire una parte degli emendamenti che mitigano i tagli e alcune delle storture normative originarie, il nostro giudizio sul decreto di riforma contenuto nel Pnrr rimane fortemente negativo. Le assunzioni dei giovani docenti diventano infatti un percorso ad ostacoli, fatto addirittura di cinque verifiche e manca ancora una volta quel canale di reclutamento riservato ai precari reclamato anche dal Comitato europeo dei diritti sociali, dalla Corte di Giustizia europea e dal Comitato dei Ministri del Consiglio d'Europa. A questo punto – conclude Pacifico - la parola passerà ai ricorsi e alle denunce che faremo a livello europeo e nazionale”.
Da un’analisi delle modifiche approvate oggi al DL 36 su formazione e reclutamento dalle commissioni prima e settima del Senato, si evince che la contrattazione deciderà i criteri sulla formazione iniziale obbligatoria e incentivata. In vista della fase transitoria, il Comitato di valutazione si avverrà di un dirigente tecnico e scolastico esterno. Saranno dalle 15 alle 30 le ore aggiuntive in un triennio scolastico per farsi valutare e concorrere a percepire un assegno una tantum dal fondo di istituto variabile dal 10 al 20 % dello stipendio su diverse materie. Inoltre, l’assunzione dei docenti precari da graduatorie Gps viene confermata fino al 2025.
Il nuovo testo di riforma PNRR sul reclutamento, modificato dalla I e VII commissione del Senato, cambia il DL 36 del 30 aprile scorso presentando una serie di nuove disposizioni, alcune delle quali proposte dal sindacato. Queste le novità più rilevnti: i docenti precari del sistema nazionale di istruzione e di ruolo verranno ammessi ai corsi abilitanti e di sostegno su quote di riserva per il primo triennio; gli idonei della secondaria verranno collocati nelle graduatorie di merito; ritorna il vincolo triennale per i neoassunti; servirà la tesina più l’esame orale per conseguire l'abilitazione all’insegnamento; arrivano i test di valutazione sulle competenze didattiche; con 36 mesi di servizio si accede ai concorsi nel transitori; i quiz nei concorsi pubblici vengono sostituiti con domande aperte; concorso riservato con prova orale per insegnanti di religione cattolica con 36 mesi di servizio sul 50% dei posti.