Accolte le richieste di Anief su ammissione precari con 36 mesi a corsi abilitanti e di specializzazione su sostegno, riconoscimento 24 Cfu nei nuovi percorsi e titolo Itp per i concorsi, remissione alla contrattazione dei criteri per assegno aggiuntivo, salvaguardia carta docenti e posti di potenziamento. Manca accordo su reclutamento e gestione del transitorio. Il sindacato annuncia reclami in Europa e ricorsi in tribunale
Il personale è da destinare in comando in attuazione dell’art. 47, comma 1, del decreto-legge 30 aprile 2022, n. 36. Per Anief occorre valutare l’impatto dei comandi sul personale delle segreterie già oberato di lavoro: “chi sostituirà gli assistenti amministrativi in comando dovrà avere la supplenza al 31 agosto”
Cresce inesorabilmente la quantità di precariato nella scuola: dopo i docenti, che hanno superato quota 200mila, anche tra il personale Ata i numeri diventano preoccupanti. Lo confermano i dati resi pubblici dal ministero dell’Istruzione in queste ore sull’andamento dei supplenti Ata dall’anno scolastico 2015/16 fino al 2020/21. Dal quadro divulgato, suddiviso per provincie e sesso, emerge che i precari tra gli amministrativi, tecnici, ausiliari e tutte le altre professionalità della scuola, esclusi i docenti, dall’anno 2019/20 a quello successivo sono addirittura quasi raddoppiati. In totale sono diventati 66.820 i precari ATA nel 2020/21, di cui 52.974 sono donne, 13.846 uomini. Circa la metà sono posti vacanti utili anche alle assunzioni a tempo indeterminato. L’incremento, osserva la stampa specializzata, potrebbe essere anche collegato alla “pandemia con le assunzioni Covid”, con incremento anche dei “contratti di supplenza brevi fino al massimo termine delle lezioni”.
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Sul rinnovo contrattuale della scuola il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi sembra volere accogliere le richieste dell’Anief e cita proprio quel contratto ‘ponte’ rivendicato da oltre un mese dal giovane sindacato ed espresso in occasione del primo confronto con la parte pubblica. Oggi, a poche ore dal rinnovo del contratto di oltre mezzo milione di dipendenti della Sanità pubblica, rispondendo a una domanda del Sole 24 Ore sulla possibilità di “chiudere entro la pausa estiva il Ccnl 2019-21”, Bianchi ha replicato: “È il nostro obiettivo. La trattativa all’Aran è in corso. È un contratto ponte che speriamo di concludere rapidamente in modo da poter guardare ai passi successivi”.