Rimangono alti i livelli di sovrappeso e obesità dei bambini italiani: ben tre giovani su dieci risultano in eccesso di peso. Gli esperti sostengono che si tratterebbe di una condizione fisica quasi sempre dovuta alle cattive abitudini alimentari e soprattutto al mancato svolgimento di attività fisica. Uno degli ultimi Report nazionali sull'Italia presenta la percentuale più elevata (pari al 42%) di bimbi in sovrappeso od obesi nella fascia di età 5-9 anni, mentre si colloca al 4° posto nella classe di età 10-19 anni, con il 34,2% dei giovani con dei chili di troppo rispetto alla media.
“Comprendiamo certamente la buona volontà del Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara nel proibire l’uso del cellulare tra gli alunni fino al termine della scuola secondaria di primo grado, ma avremmo preferito che nella circolare pubblicata in queste ore si fosse specificato che il divieto cade nel momento in cui i dispositivi sono indicati utili dagli insegnanti ai fini della formazione”: a dichiararlo è Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, a commento della circolare firmata dal Ministro che fornisce alle scuole indicazioni per introdurre il divieto dell’uso dello smartphone in class a seguito della preoccupazione per l’impatto negativo che l’uso eccessivo dei cellulari può avere sul naturale sviluppo cognitivo dei ragazzi.
Il Rapporto Invalsi 2024, presentato oggi alla Camera, mostra in media che i livelli medi di preparazione raggiunti dai nostri alunni, sia in matematica che in inglese, vanno verso un miglioramento. In positivo c’è anche che diminuiscono i dati sull’abbandono scolastico e anche quello di chi arriva al diploma ma senza avere le competenze necessarie. Inoltre, i risultati del Rapporto Invalsi 2024 ribadiscono che occorre ancora di più rinforzare con investimenti significativi in quelle zone, dove i contesti sociali e istituzionali, non sono favorevoli all’apprendimento degli alunni.
Al fine di considerare anche il servizio lavorativo svolto dal personale Ata per realizzare progetti finanziati dal PNRR o nell’ambito del piano «Agenda sud», con la conversione in legge del DL n. 60, del 7 maggio 2024, sulle “Ulteriori disposizioni urgenti in materia di politiche di coesione”, e la pubblicazione della Legge 4 luglio 2024, n. 95, è stato deciso di permettere l’integrazione delle graduatorie 24 mesi del personale amministrativo, tecnico e ausiliario, utili alle immissioni in ruolo e alle supplenze nelle scuole per l’a.s. 2024/25: a prevedere la riapertura delle graduatorie, adesso, è una Circolare del Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e di formazione - Direzione generale per il personale scolastico del Mim -, attraverso la quale cui si danno indicazioni ai direttori generali sulla decisione di riaprire e di rivedere i punteggi assegnati al personale precario interessato alle assunzioni per l’a.s. 2024/2025. La nuova ‘finestra’, in particolare, riguarda i “Concorsi per titoli per l’aggiornamento e l’integrazione delle graduatorie per l’accesso ai ruoli provinciali dei profili professionali delle ex aree A e B del personale ATA ai sensi dell’articolo 554 del decreto legislativo n. 297/1994 e dell’ordinanza ministeriale 23 febbraio 2009, n. 21”.
Il sindacato Anief ha preso in esame la questione degli stipendi dei lavoratori della scuola: vengono confermate le stime del sindacato; infatti, servono altri 12 miliardi per chiudere il contratto scuola e riportare gli aumenti alla linea della inflazione degli ultimi 15 anni: 3 miliardi per recuperare il solo 2013 e gli altri per allineare l'aumento dei prezzi registrato durante il blocco contrattuale decennale 2008/2018 e il costo della vita schizzato nell'ultimo triennio (+16%).