A luglio se ne dovrà rendere conto, per aver rimandato il licenziamento di migliaia di docenti e a settembre quando una cattedra su due sarà vuota. Allora dovrà rispondere al Paese e ai cittadini sul perché non ha voluto risolvere un problema semplice: consentire l'immissione in ruolo o confermarlo a chi ha un titolo ‘strumentale’ per insegnare da anni nelle nostre scuole. Nel frattempo, qualche novità potrebbe arrivare dalla Cassazione o dal Consiglio d'Europa