Si valuta l’ipotesi di utilizzare il doppio canale di reclutamento per assumere i precari, ma a condizione di trovare soluzioni compatibili con quanto chiesto dalla Commissione europea nel PNRR, rispetto alla proposta iniziale di nuovi concorsi riservati. Con #Anief al lavoro per proposte ammissibili. Tavolo aggiornato.
Chi ha svolto anche solo una supplenza fino al 2010 ha diritto al primo aumento stipendiale dopo il terzo anno di ruolo e non dopo il nono: lo dice oggi l’Anief ricordando che sull’argomento c’è una sentenza spazza-dubbi della Cassazione su un ricorso patrocinato dai legali dello stesso giovane sindacato. “Le amministrazioni scolastiche continuano a fare orecchie da mercante e ad ignorare quella importante sentenza – dice Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief – ma noi non ci facciamo condizionare da questa resistenza, perché sappiamo bene che chi ha svolto supplenze fino 2010 ha diritto all’incremento stipendiale dopo 3 anni e non 9. A coloro che non viene adottato questo principio, consigliamo di ricorrere in tribunale con il nostro sindacato. Per comprendere con esattezza il ritorno economico dell’azione legale, Anief mette a disposizione un Calcolatore online gratuito oppure può contattare la segreteria nazionale o la propria sede territoriale”.
“Ci sono punti che non possono essere tralasciati: sono troppo importanti per la scuola”. Lo ha dichiarato Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, a seguito dell’audizione svolta ieri sera assieme a Cisal davanti alla prima e quinta Commissione di Palazzo Madama per proporre le modifiche al decreto legge Milleproroghe, il n.198 pubblicato in Gazzetta ufficiale il 29 dicembre 2022. Rivolgendosi ai senatori, il sindacalista ha detto che innanzitutto “va assolutamente riabilitato l’organico aggiuntivo di docenti e Ata: una disposizione che va attuata non più per lottare contro la pandemia ma per realizzare il Pnrr”.
Il decreto Milleproroghe può essere l’ultima opportunità per non compromettere pezzi importanti della funzionalità della scuola italiana: occorrono modifiche al decreto per permettere una mobilità del personale senza blocchi gratuiti, per prorogare i termini sulle deroghe per i trasferimenti, per intervenire subito sulle graduatorie degli ultimi concorsi, per sancire una volta per tutte le immissioni in ruolo di chi è stato assunto riserva, confermare l’organico aggiuntivo introdotto nell’ultimo biennio, per assumere e valorizzare i dipendenti anche della ricerca e della PA. Lo ha detto oggi la delegazione Anief in audizione, insieme ad Udir e Cisal, in prima e quinta commissione del Senato per proporre le modifiche da apportare al decreto legge n.198 pubblicato in Gazzetta ufficiale il 29 dicembre 2022.
La Legge di Bilancio 2023 doveva essere ben diversa da quella che è stata approvata a fine 2023 e pubblicata in Gazzetta Ufficiale il 29 dicembre scorso: lo denuncia il sindacato Anief evidenziando che il Governo con la Manovra, per due terzi dedicata a coprire il caro-energia, ha mancato l’importante appuntamento legislativo lasciando ancora una volta all’angolo l’Istruzione nazionale ed ora deve assolutamente riparare inserendo le disposizioni più importanti all’interno del decreto Milleproroghe. Oltre al danno, tra l’altro, abbiamo assistito anche alla beffa, rappresentata dall’ennesima spending review applicata all’Istruzione, con centinaia di istituti accorpati e posti da dirigente scolastico e Dsga che svaniranno nel nulla