Varie

Considerate le ultime riforme in tema di allungamento dell’età pensionabile e il passaggio secco al sistema contributivo, Anief ha deciso di lanciare la campagna di adesione al fondo Espero tra i suoi iscritti, oltre a valutare l’opportunità di siglare convenzioni con istituti bancari per agevolare i propri iscritti nella costituzione di un’ulteriore pensione integrativa.

Attualmente, infatti, si stima che il dipendente andrà in pensione fra 20 anni con il 40% dell’ultimo stipendio.

In vista delle prossime elezioni per il rinnovo dei membri dell'Assemblea dei Delegati, si invitano i soci Anief che hanno già aderito al Fondo Espero a scrivere una e-mail al seguente indirizzo: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. avente per oggetto: "iscritto/a Espero" e per testo "nome, cognome, codice fiscale, residenza anagrafica, provincia di lavoro, data di adesione al fondo", presentando la propria eventuale candidatura.

Vai alla pagina di adesione al fondo Espero

Dopo anni di annunci da parte dei sindacati e il passaggio dell’ente dall’INDAP all’INPS, è arrivato il momento di sospendere la trattenuta obbligatoria dell’0,80% sullo stipendio da parte del personale della scuola materna ed elementare. Pronta la richiesta di risarcimento. Risparmia anche 250 euro all’anno.

L’ente istituito nell’immediato dopoguerra costringe, ogni mese, gli insegnanti di scuola elementare e materna, gli ex direttori didattici al versamento obbligatorio di una quota trattenuta sullo stipendio che è superiore persino alle facoltative trattenute sindacali. Per gli insegnanti di scuola media tale trattenuta è stata abolita da trent’anni. Tra i servizi resi dall’ente, che fatturerebbe 50.000.000 di euro annui, non figurano certamente quelli sulla pensione che ora è passata al sistema contributivo. Con l’approvazione della manovra, migliaia di colleghi dovranno ora versare allo stesse ente, l’INPS, due trattenute: una per la pensione, l’altra per un ente, l’ENAM, di cui non si percepisce più l’utilità. Dopo anni di annunci da parte delle altre organizzazioni sindacali e di elezioni all’interno dell’ente, pertanto, Anief ha deciso di mettere a disposizione di tutti i colleghi di scuola materna ed elementare il modello per revocare il contributo obbligatorio, da indirizzare alla Ragioneria provinciale dello Stato e per conoscenza all’INPS.

Ci batteremo durante la campagna per le elezioni RSU anche su questo punto: se saremo rappresentativi grazie anche alla tua candidatura e al tuo voto, chiederemo con più forza al Governo l’eliminazione di questa tassa privatistica inutile e fuori tempo, tanto più dannosa quanto più gli stipendi rimangono bloccati per una legge incostituzionale contro cui stiamo ricorrendo in tribunale (per info scrivi a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.). Anche per questo, ti invitiamo a candidarti nelle liste Anief come Rsu: scrivi a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. per riprenderti il tuo stipendio. Nel frattempo, scarica il modello di revoca e invialo all’amministrazione indicata, in copia anche a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. dove indirizzare in futuro anche le eventuali risposte dell’amministrazione o nuove comunicazioni in caso di indebita mancata accettazione della tua richiesta.

Scarica il modello di revoca Enam

Auguri sinceri perché tu possa coltivare in queste feste gli affetti, i piaceri, i desideri e continuare a ricostruire con l’Anief la scuola del domani. Buone feste.

Il Presidente nazionale Anief

Marcello Pacifico

Non c’è più alcun motivo per cui oltre 300mila insegnanti della scuola dell’infanzia e della primaria debbano sovvenzionare un ente di fatto soppresso, l’ENAM, e che non offre più loro servizi, opportunità professionali, né contributi. Per questo motivo l’Anief annuncia a questi insegnanti che darà loro la possibilità di revocare la trattenuta obbligatoria dello 0,80% sullo stipendio: basterà indirizzare un modello, predisposto dallo stesso sindacato, alla Ragioneria provinciale dello Stato e per conoscenza all’INPS.

Secondo il sindacato i soldi prelevati dall’ENAM, in media circa 200 euro al mese, riguardano una “tassa” a dir poco anacronistica: istituita nell’immediato dopoguerra, fu corrisposta mensilmente a tutti i maestri della scuola elementare e materna, ma anche agli ex direttori didattici, attraverso il versamento obbligatorio di una quota trattenuta sullo stipendio addirittura superiore a quelle sindacali facoltative. Per gli insegnanti della scuola media la trattenuta è stata abolita da trent’anni. Ora l’ENAM, che negli ultimi tempi era arrivato a fatturare la considerevole cifra di 50 milioni di euro anni, è stato assorbito dall’INPS, che come noto gestirà le pensioni dei dipendenti con il sistema contributivo. “Il paradosso è che con l’approvazione della manovra Monti – spiega Marcello Pacifico, Presidente dell’Anief - migliaia di colleghi dovranno quindi versare allo stesse ente previdenziale, l’INPS, due trattenute: una per la pensione, l’altra per un ente, l’ENAM, di cui non si percepisce più l’utilità”.

Subito dopo le festività natalizie – ha continuato il Presidente dell’Anief - avvieremo la campagna per il rinnovo delle RSU d’istituto: in quell’occasione ci soffermeremo anche su questa ingiustizia perpetrata dallo Stao nei confronti di centinaia di migliaia di suoi dipendenti. Se saremo rappresentativi grazie anche alla candidatura e al voto dei lavoratori avremo più forza per chiedere al Governo l’eliminazione di questa tassa privatistica. Un contributo inutile e fuori tempo, ancora più dannoso – conclude Pacifico - perché confermato nello stesso periodo in cui gli stipendi degli insegnanti rimarranno bloccati (fino al 2014) per una legge incostituzionale contro cui abbiamo già deciso di ricorrere in tribunale”.