Meno bambini e meno classi alla scuola dell’Infanzia e Primaria della provincia di Vicenza, ma anche meno cattedre che sono state compensate da un lavoro certosino promosso dall’Ufficio scolastico di Vicenza per limitare i danni e per non ridurre eccessivamente i posti destinati ai docenti dell’organico dell’autonomia. Si apre così il prossimo anno scolastico 2020/2021, all’insegna della contrazione di alunni, classi e posti, oltre che alla incertezza causata dal perdurare dell’emergenza epidemiologica
Ci saranno 5 sezioni d’Infanzia con 57 bimbi in meno rispetto allo scorso anno, mentre la Primaria diminuisce di 27 classi, ma aumenterà il tempo pieno con ben 32 classi in più che assicureranno la mensa e l’attività pomeridiana di svolgimento dei compiti, a beneficio dei genitori che lavorano tutto il giorno. Per recuperare le cattedre, l’amministrazione provinciale ha ridotto il numero di bambini che siederanno tra i banchi con un taglio, seppur minino, delle “classi pollaio”.
Anief, sindacato rappresentativo, ieri mattina è stato convocato, assieme alle altre sigle sindacali, in modalità telematica, dal provveditore agli Studi di Vicenza. Carlo Alberto Formaggio, neo dirigente dell’ufficio, ha spiegato che si tratta di dati provvisori ma che a breve saranno definitivi. L’occasione per incontrare il dirigente dell’Ufficio VIII è stata offerta dalla riunione sindacale sull’informativa sugli organici.
La contrazione delle classi è dovuta al decremento delle nascite, i cui effetti si stanno manifestando, da subito, all’Infanzia e alla Primaria circa 1000 alunni in meno, mentre ancora i numeri tengono alla scuola Media e al Superiore, dove si registra un lieve incremento di cattedre e dove l’onda d’urto della diminuzione della natalità arriverà tra qualche anno.
Ridotto anche l’organico degli Ata che perde 11 posti, di cui 2 direttori amministrativi di due scuole sottodimensionate per riduzione del numero di alunni, 5 assistenti tecnici e 4 collaboratori scolastici.
All’incontro erano presenti la segretaria provinciale Anief di Vicenza, Carola Cipollina, e il collaboratore Fabio Lo Presti, assieme alla vicesegretaria regionale, Lucilla Rovetto. Tra le indicazioni che sono state fornite dal provveditore, la convalida di tutte le domande utili per i pensionamenti del personale della scuola per l’anno in corso e la formazione delle commissioni d’esame per la maturità che, per la provincia di Vicenza, è al completo. Dunque non ci saranno problemi per gli studenti che si apprestano all’Esame di Stato.
Aumentano lievemente i posti destinati al sostegno che saranno complessivamente per tutti gli ordini 1292, mentre oltre il 50 per cento di questi sarà coperto dai precari. “Abbiamo chiesto – ha detto Carola Cipollina, segretaria provinciale Anief – quanti posti saranno destinati al precariato, data l’incertezza dei concorsi ordinari e straordinari, già banditi ma in fase di stallo”. Su questo dato il provveditore ha assicurato che fornirà, a breve, tutte le indicazioni utili relative all’anno in corso.
La piaga del precariato scolastico è uno dei grandi temi di Anief da sempre. “Abbiamo chiesto al Governo e al Parlamento – ha ribadito il vicesegretario regionale, Lucilla Rovetto - che ha vagliato gli emendanti del “Decreto Scuola” di mettere da parte il Concorso 2020 e di assumere da graduatoria d’Istituto sulla base di titoli e servizio. Avremmo già da settembre risolto il problema del precariato, delle nomine a singhiozzo, evitando di ritrovarci senza docenti e con un organico al completo, non prima di fine settembre”.