Secondo Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, “chi lavora all’interno di un istituto scolastico va incontro ad uno stress e ad un’usura psico-fisica che ha riscontro in poche altre professioni. Gli strascichi psicologici e fisici che comporta l’opera professionale in un istituto scolastico sono un dato di fatto, confermato dalle alte percentuali di patologie riscontrate nella categoria, ad iniziare dai docenti: dati che però l’amministrazione, benché più volte sollecitata, continua a tenere secretati. Per questo abbiamo chiesto nel nuovo contratto di lavoro la diaria da rischio biologico assegnata invece ad altri comparti. Come sindacato e anche come Confederazione, siamo sempre più convinti che anziché cambiare la tempistica sulla presentazione delle domane, bisognava legiferare, anche per decreto legge, sull’accesso alla pensione per chi lavora a scuola a 62 anni e senza penalizzazioni considerando anche che gli stipendi dei docenti e Ata sono tra i più bassi della PA italiana e nell’area Ocse. Allargare l’Ape Sociale a tutti i dipendenti della scuola e non solo ai colleghi della primaria è il minimo che si possa fare”.
Anief, in convenzione con Cedan, conferma anche per quest’anno l’assistenza ed il supporto specializzato per l’invio delle domande di pensionamento: è possibile contattare via web la sede Anief più vicina.
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