Sul diritto dei supplenti annuali ad avere la Carta del docente da 500 euro l’anno, Anief non ha mai avuto dubbi: dopo il Consiglio di Stato che ha cambiato orientamento a seguito della remissione in Corte di giustizia europea della questione comunitaria - su ricorso presentato dai legali Anief al tribunale di Vercelli - adesso anche i giudici del lavoro lo sostengono. La prima sentenza è arrivata dal Tribunale di Torino e riguarda il ricorso di un insegnante assistito dai legali dell’Anief Giovanni Rinaldi, Fabio Ganci e Nicola Zampieri. Il Giudice ha assegnato al docente che aveva presentato ricorso i 500 euro dell’annualità corrente, più quelli delle cinque supplenze annuali precedenti, per un totale di 3mila euro di risarcimento. Nella sentenza si legge che “il docente a tempo determinato” deve avere il “beneficio della c.d. Carta del docente, atteso che ai sensi degli artt. 63 e 64 del CCNL di categoria l’Amministrazione scolastica ha l’obbligo di fornire a tutto il personale docente, senza alcuna distinzione tra docenti a tempo indeterminato e a tempo determinato, “strumenti, risorse e opportunità che garantiscano la formazione in servizio”, tra le quali certamente può comprendersi la Carta del docente”.
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