Eurosofia, svolge una costante azione per lottare attivamente contro il cyberbullismo.
Un fenomeno dilagante, che sebbene sia stato affrontato e sviscerato negli ultimi anni, non è stato ancora ancora affrontato in maniera risolutiva.
Da anni Eurosofia, si occupa della formazione dei docenti e degli studenti per prevenire ed affrontare un fenomeno che rende tossico l’ambiente scolastico.
I fenomeni di violenza, causati in primis da una profonda crisi valoriale, ma dovuti anche ad un istinto di prevaricazione ancestrale, che non trovando la corretta opposizione, provoca il dominio del più forte che schiaccia il più debole.
Si è imposta pertanto la necessità di creare una normativa di riferimento per gestire anche da un punto di vista legale la problematica:
- Direttiva Ministeriale n. 16 del 5 febbraio 2007 - Linee di indirizzo generali ed azioni a livello nazionale per la prevenzione e la lotta al bullismo
Ogni scuola deve avere anche un referente specifico che si occupi del monitoraggio e della gestione degli episodi di bullismo all’interno del proprio istituto, ruolo che viene remunerato e ritenuto di fondamentale importanza.
Il bullismo giovanile è un fenomeno dilagante, trasversale, che si verifica in ogni parte del mondo e senza distinzioni di ceto sociale. La scuola non deve occuparsi soltanto dell’istruzione ma anche della tutela psicologica e morale dei giovani. Intervenire tempestivamente, con l’ausilio di figure professionali esperte può risolvere i conflitti ed il disagio in modo indelebile, senza troppe implicazioni psicologiche ed emotive.
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L’accessibilità scriteriata e non mediata all’uso dei social (Facebook e Instagram in particolare) ha reso la diffusione delle umiliazioni estremamente facile ed immediata.
Anche nel passato tali episodi si manifestavano ma era più semplice controllarli e cassare eventuali comportamenti violenti, perché la disciplina nelle scuole ed il rispetto dell’autorità erano decisamente maggiori.
Gli interrogativi numerosi afferenti alla ricerca delle cause scatenanti di tali forme estreme di aggressività, che sforano spesso nel sadismo, sono rivolte principalmente alla crisi dei valori familiari e all’assenza di ruoli definiti e soprattutto alla mancanza di educazione emotiva.
Quotidianamente TV, giornali, cinema e social media raccontano episodi di violenza gratuita, incontrollata, o di derisione esercitati da uno o più persone in danno di un’altra, a volte, in modo tanto cruento e distruttivo della propria identità e del proprio sé, con conseguenze traumatiche e talvolta irreversibili.
Purtroppo da numerose statistiche emergono dei dati rilevanti in merito alla poca reattività sia nel subire atti di bullismo, sia nel contrastare o denunciare gli episodi subiti da altre persone.
Sebbene, l’argomento sia stato sviscerato all’interno degli istituti scolastici ci sono ancora dei percorsi da compiere per far si che tutti si sentano coinvolti quando un compagno subisce atti di prevaricazione e violenza verbale o fisica e che tutelino la dignità degli altri e la loro con determinazione, manifestando il loro disappunto e coinvolgendo insegnati e figure professionali competenti.
Affrontare e gestire in modo efficace e risolutivo gli episodi traumatici, significa prevenire suicidi ed esistenze problematiche.
La scuola deve occuparsi non soltanto dell’istruzione ma anche della tutela psicologica e morale dei giovani.
Intervenire tempestivamente, con l’ausilio di figure professionali esperte può risolvere i conflitti ed il disagio in modo indelebile, senza troppe implicazioni psicologiche ed emotive. Diventa il referente della tua scuola e supporta i tuoi allievi, Acquisisci le competenze necessarie con il corso:
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Il corso si propone di:
- • Sensibilizzare formatori ed educatori relativamente al fenomeno del bullismo e Cyberbullismo: variabili personali e contestuali
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