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Anche i supplenti annuali e fino al termine delle lezioni potranno votare il prossimo 7 maggio in tutte le scuole italiane in occasione del rinnovo dei membri del Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione: dalle ore 8,00 alle ore 17,00, potranno indicare le loro preferenze per rinnovare il “parlamentino” della scuola pubblica italiana, le cui ultime elezioni risalgono al 2015. A confermarlo sono le indicazioni del Ministero dell’Istruzione e del Merito che in queste ore ha aggiunto ulteriori FAQ, accompagnate da un Nota del Mim. Le risposte ufficiali fornite dall’amministrazione centrale rappresentano un’integrazione dell’ordinanza ministeriale, del 5 dicembre scorso, contenente termini e modalità delle elezioni delle componenti elettive del CSPI, oltre che delle designazioni e delle nomine dei suoi componenti, e la Nota ministeriale del 29 febbraio, hce ha illustrato alle scuole ulteriori istruzioni sulla procedura da attuare.
Sono ancora una volta delusi i docenti e il personale Ata della scuola: oggi, 22 marzo, hanno infatti nel ricevere lo stipendio tutti i dipendenti assunti a tempo indeterminato o che hanno un contratto fino al 30 giugno o 31 agosto 2024, quindi circa il 90% del personale, oltre un milione, hanno preso coscienza del ritorno delle addizionali regionali e comunali. Meno male, quindi, che grazie al Ccnl 2019/21, firmato all’Aran a larga maggioranza sindacale lo scorso 18 gennaio, ai lavoratori della scuola sia stato applicato un aumento medio mensile – pari a 124 euro per i docenti, di 190 euro per i Dsga e di 90 euro per gli Ata, oltre che il +8,4% per il compenso individuale accessorio, il +5,2% per la retribuzione professionale docente e l’aumento del 39,3% per i Dsga. C’è poco sa gioire, invece, per gli arretrati.
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