Oggi ha avuto luogo una diretta di Orizzonte scuola: ospite della rivista specializzata Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief. “Dal 2019, l’Italia è sotto procedura di infrazione da parte dell’Unione Europea per l’uso prolungato e sistematico dei contratti a tempo determinato nella pubblica amministrazione. La pratica viola le direttive europee sul lavoro, che impongono la stabilizzazione dei lavoratori dopo 3 anni di servizio. Per tentare di risolvere la questione e archiviare la procedura di infrazione, il governo Meloni ha inserito nel decreto Salva infrazioni un indennizzo per i precari storici della pubblica amministrazione. L’indennizzo varia da 4 a 24 mesi e rappresenta un tentativo di compensare i lavoratori per la mancanza di stabilità nel loro impiego”.
“Chi è risultato idoneo al concorso Pnrr non entra nella graduatoria di merito per l’immissione in ruolo e neanche è considerato abile all’insegnamento: secondo noi tutto questo è illogico e siamo convinti che anche il giudice avrà almeno dei dubbi quando esaminerà i nostri ricorsi”: lo dice oggi Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, annunciando che “sono state tantissime le adesioni al ricorso promosso dall’Anief, mentre lo stesso sindacato porta in Parlamento e in Europa la battaglia per non disperdere professionalità selezionate dallo Stato”.
Sono 724 gli emendamenti presentati in V e VI Commissione del Senato: 43 di questi riguardano il personale della scuola; 30 sono stati suggeriti da Anief, Cisal e UDIR nella memoria inviata.
Quando una norma è incompleta e discriminante, in attesa della sua revisione, non c’è altra soluzione che rivolgersi ai giudici: è quello che sta sostenendo da tempo il sindacato Anief, al fine di permettere l’assegnazione della Carta del docente anche al personale insegnante precario. Come è accaduto al Tribunale di Vicenza, sezione Lavoro, dove il giudice ha accolto le richieste dei legali che operano per la giovane e combattiva organizzazione sindacale, stavolta operante in difesa di un insegnante che ha svolto due supplenze annuali negli anni scolastici 2019/20 e 202/21 senza vedersi assegnare un solo euro per effettuare l’aggiornamento obbligatorio per tutto il personale insegnante della scuola.
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