Il Ministero dell’Istruzione ha finalmente autorizzato i pagamenti a favore di decine di migliaia di docenti, amministrativi, tecnici e collaboratori scolastici che hanno stipulato supplenze per periodi ridotti, spesso per sostituire il titolare di ruolo in stato di malattia. Gli accreditamenti sono stati effettuati grazie alla copertura dei fondi nei POS delle scuole. Il mancato accreditamento dei compensi si trascinava dal mese di aprile ed era esclusivamente legato al problema delle disponibilità finanziarie da parte dell’amministrazione statale.
Marcello Pacifico (Anief-Cisal): Viene da chiedersi quanto altro tempo sarebbe passato se a metà luglio non avessimo presentato formale diffida alla competente Ragioneria territoriale dello Stato, che funge da ufficio pagatore nella provincia in cui si svolge il servizio. Per noi, quanto accaduto è ingiustificabile. Ancora di più perché, con la digitalizzazione dei sistemi di pagamento della PA, il Governo aveva Renzi aveva superato queste problematiche. Invece, ci siamo ritrovati per l’ennesima volta con lo Stato che calpesta gli articoli 35 e 36 della Costituzione. Con lavoratori pubblici lasciati senza il compenso dovuto per oltre 150 giorni, andando anche a ledere il principio di uguaglianza, sancito dalla curia europea e ribadito nei giorni scorsi dalla Cassazione, dei dipendenti precari rispetto a quelli di ruolo.
ROMA, 24 AGO - Presidi, siamo al disastro: ne mancano 1.900 e vanno perse pure il 60% delle 259 assunzioni 2017. A sostenerlo è il sindacato Anief che fa ricorso per recuperare gli esclusi del concorso 2011. "Oltre a qualche decina di aspiranti dirigenti scolastici, risultati idonei al termine dell'ultima selezione del 2015 ancora non assunti, l'amministrazione - secondo Anief - ha dato il via libera all'immissione in ruolo di appena 37 idonei della sessione concorsuale precedente: si arriverà a coprire non oltre 120 posti destinati alle immissioni in ruolo. Eppure, l'Ordinanza 3008/17 ha rimesso in Corte Costituzionale la Legge 107/15, sospendendo il relativo decreto ministeriale e dando soprattutto la possibilità ai ricorrenti che hanno contestato il DDG del 13 luglio 2011, grazie alla sentenza definitiva del 13 luglio 2015, a costituirsi, gratuitamente con Anief, in giudizio presso la Consulta per ottenere l'ammissione a un nuovo corso riservato". Proprio alla luce dei tanti posti vacanti, il sindacato ha deciso di riaprire i termini del ricorso. (ANSA).
L'USR Sicilia pubblica la Circolare di attivazione di un maxi organico di sostegno regionale assegnato “in deroga” e il sindacato non ci sta: i posti dovevano essere in organico di diritto per permettere le assunzioni e i trasferimenti dei docenti specializzati. I numeri sono eloquenti: nell’Isola ci sono 16.378 posti di sostegno, ma per l’amministrazione quasi un terzo di queste cattedre deve andare a supplenza fino al 30 giugno 2018. Un numero impressionante, non giustificabile dalle 1.203 nuove certificazioni accordate delle Asl rispetto al 2016 o dall’incremento di alunni disabili gravi. Serviva una risposta delle istituzioni che invece non c’è stata. Inoltre, a fronte di 5.947 posti necessari oltre a quelli già attivati in organico di diritto, vengono attivati “in deroga” solo 4.872 posti: questo significa che almeno a 1.000 alunni disabili siciliani verrà negato il corretto numero di ore di sostegno, in aperta violazione dei principi costituzionali e eurounitari. Anief ha così deciso di “svelare il trucco” dell'organico di sostegno in deroga e denunciare l'illegittimità dell'operato dell'amministrazione che nega la stabilità dei posti di sostegno, impedendo ai lavoratori una stabilità della propria posizione e agli alunni disabili un docente specializzato che li segua per tutto il ciclo d'istruzione.
Il ricorso è volto a contestare proprio la mancata trasformazione dei posti in organico di diritto: possono aderire al ricorso gratuito patrocinato dai legali Anief tutti i docenti specializzati di ruolo che non hanno ottenuto il trasferimento in Sicilia, i docenti precari inseriti nelle GaE e anche i candidati inclusi nelle Graduatorie di Merito siciliane dell'ultimo concorso a cattedra che non sono stati assunti per mancanza di posti proprio in organico di diritto (l'adesione al ricorso scade il 12 settembre). Le famiglie degli alunni disabili possono ricevere informazioni sulle azioni legali, sempre patrocinate gratuitamente dall'Anief, per tutelare il diritto all'istruzione e alla continuità didattica dei figli, scrivendo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..
Marcello Pacifico (Anief-Cisal): Preso atto delle tante nuove certificazioni, l'amministrazione non doveva creare tutti quei posti al 30 giugno. Questo rende palese che i posti attivati ‘in deroga’, che dovrebbero seguire il criterio dell'eccezionalità e della contingenza, sono in realtà posti vacanti e disponibili da anni e che dovevano essere presenti in modo stabile nell'organico di diritto degli istituti. Quei posti dovevano essere utilizzati sia per le immissioni in ruolo, sia per il trasferimento dei docenti di ruolo specializzati in modo da garantire agli alunni disabili una vera continuità didattica e tutelare il loro diritto allo studio. Il nodo della questione è tutto nel fatto che su disposizioni del Miur ancora oggi un posto su tre di sostegno continua a essere in deroga, perché in questo modo lo Stato risparmia sui mesi estivi e mantiene il personale precario.
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