La trasformazione dei posti da anni effettivamente vacanti e disponibili e senza titolare ma, sino ad oggi, furbescamente assegnati solo fino al 30 giugno per risparmiare i pagamenti di luglio e agosto doveva avvenire attraverso la prossima Legge di Stabilità: lo spostamento avrebbe agevolato pure il personale di ruolo, intenzionato a chiedere trasferimento la prossima primavera. Non è arrivato, però, il via libera dal Ministero dell’Economia che considera troppo oneroso l’impegno per le casse dello Stato: si è avviato, così, uno sterile ‘braccio di ferro’ con Viale Trastevere.
Marcello Pacifico (Anief-Cisal): tra meno di un anno non cambierà nulla: i pochi posti che il Ministero dell’Istruzione riuscirà a strappare saranno, infatti, una miseria rispetto alla realtà di cattedre oggi assegnate fino al 30 giugno. Basti pensare a quelle per il sostegno che sono circa 38mila. Subentrerebbe, poi, un altro problema: i destinatari di quei posti. Ad oggi vi sono tante graduatorie provinciali prive di candidati, sia nelle GaE che in quelle di merito, derivanti dai concorsi pubblici anche per via dell’alto numero di non ammessi in via preliminare e i bocciati, tra i partecipanti, in occasione del Concorso a cattedre. Anziché aprire, come ci chiede l’Ue, le porte ad altri docenti abilitati, ancor di più perché formati con le stesse modalità dei colleghi oggi di ruolo, si lasciano questi ultimi a stagnare nelle graduatorie d’istituto. E laddove scarseggiano gli abilitati, come per il sostegno ma anche per le discipline, si continua a traccheggiare rimandando a chissà quando l’avvio del terzo ciclo TFA. La stagione dei ricorsi rimarrà, così, aperta 12 mesi l’anno.