Per superare i ritardi di pagamento delle supplenze di durata “breve e saltuaria” il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha oggi comunicato alle scuole ad autorizzare entro le ore 16 del 10 gennaio i ratei contrattuali arretrati degli stipendi, così da permettere di conteggiarli e introdurli nell'ordine già previsto dell’11 gennaio e procedere quindi al pagamento delle stesse somme qualche giorno dopo: il 19 gennaio. La comunicazione si somma a quella del capo dipartimento del Ministero Jacopo Greco che ieri ha comunicato che “al fine di garantire il pagamento delle somme spettanti al personale destinatario di incarichi di supplenza breve e saltuaria per le prestazioni di lavoro rese, è prevista in via straordinaria da MEF- NOIPA l’anticipazione dell’emissione speciale per il giorno 11 gennaio 2024, con data esigibilità 18/19 gennaio 2024”.
"Su Milleproroghe stiamo predisponendo alcune proposte emendative che cercheranno di dare delle risposte al personale della scuola. In primo luogo al personale che vuole presentare la domanda di mobilità. Più di 45 mila neo assunti sono bloccati dalle attuali regole e quindi chiederemo la proroga della deroga a questi vincoli": a sostenerlo è Marcello Pacifico, presidente Anief.
I lavoratori della scuola meritano un trattamento economico e normativo migliore. Il sindacato, però, non ha la “bacchetta magica” e occorre avere pazienza. Intanto, nel 2023 sono diversi i risultati conquistati dall’Anief: in particolare, è stato raggiunto un accordo all’Aran, a metà luglio, che a brevissimo (entro gennaio, dopo il via libera anche della Corte dei Conti) sarà ratificato definitivamente, sul nuovo contratto di Istruzione, Ricerca e Università 2019/21. Ed è il primo contratto che ha visto Anief protagonista, anche con vantaggi non indifferenti per il personale della Ricerca e degli Atenei.
Fino al 17 gennaio gli insegnanti con 5 anni di servizio possono presentare domanda per partecipare al concorso per il reclutamento di 587 dirigenti scolastici, procedura selettiva che prevede una prova preselettiva, una scritta e una orale, oltre alla valutazione dei titoli posseduti dai candidati. A leggere il bando e il regolamento concorsuale, sono ammessi solo i docenti di ruolo con almeno 5 annualità di servizio svolte: si tratta di una restrizione però discriminante, che lascia fuori decine di migliaia di potenziali candidati. Secondo il sindacato Anief, infatti, hanno diritto a partecipare alle prove anche docenti che hanno svolto almeno 5 anni di servizio negli istituti paritari o presso gli IeFP; come possono prendervi parte i 40mila ultimi immessi in ruolo che non hanno ancora svolto l'anno di prova; al concorso per dirigenti scolastici, infine, sempre secondo il giovane sindacato possono partecipare pure i docenti precari che hanno 5 anni di servizio pregresso in scuola statale.
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