Il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha oggi replicato alle accuse sul presunto livello basso di difficoltà dei 50 quesiti scritti dei concorsi Pnrr proposti ai docenti del primo e secondo ciclo d’Istruzione svolti tra l’11 e il 19 marzo, con quasi 250mila ammessi all’orale (su 372.804 iscritti e oltre il 20% che non hanno partecipato allo scritto): secondo il Ministero c’è stata “grande superficialità” in “chi ha inteso giudicare il livello di difficoltà dei 650 quesiti basandosi esclusivamente sulla conoscenza del contenuto di due, tre di questi, scelti forse non casualmente fra i più semplici”, perché sono state poste “domande di media e alta difficoltà, assieme ad altre di difficoltà bassa” rispettando “una tecnica valutativa che permette di distribuire i concorrenti su una scala che ne differenzia i punteggi e consente di selezionare i migliori”.