In uscita ogni settimana la Rassegna stampa del Sindacato Anief, con le notizie più importanti degli ultimi giorni, e con l’agenda degli appuntamenti della settimana.
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Sarebbe in dirittura il disegno di legge della maggioranza parlamentare che per fornire risposte concrete ai crescenti episodi di violenza propone un incremento significativo delle pene detentive verso chi aggredisce gli insegnanti, i dirigenti e il personale scolastico andando a modificar anche il codice panale: dopo il sì della Camera, il provvedimento è in arrivo al Senato dove potrebbe essere licenziato in poche settimane. Le novità che si stanno approvano prevedono che dagli attuali cinque anni massimi di reclusione per aggressione si passi fino a sette anni e mezzo; e da tre a quattro anni e mezzo per oltraggio.
Esplode la denuncia dell’Anief di due giorni fa sugli stipendi di febbraio gravati da forti conguagli: la scure del Ministero dell’Economia e delle Finanze ha infatti creato situazioni assurde, fatte di circa un milione di docenti e Ata, oltre il 90 per cento del totale, che andranno a prendere a fine mese tra i 100 e gli 800 euro in meno rispetto a gennaio. L’alta percentuale di importanti tagli stipendiali, accertata dall’associazione dei collaboratori dei ds Ancodis, è dovuta, come scrive oggi La Repubblica, “al conguaglio fiscale di inizio 2024 è un salasso per il mondo della scuola, e mette in difficoltà anche il largo blocco di lavoratori con contratti a tempo indeterminato dopo l’ondata di segnalazioni di supplenti non pagati per mesi”.
Il tempo è scaduto: siamo ad inizio febbraio e il personale della scuola ha bisogno estremo di avere risposto in vista del prossimo anno scolastico. Per questo, ma non solo, tutti i sindacati firmatari del nuovo contratto Istruzione, Università e Ricerca sottoscritto in via definitiva all’Aran due settimane fa hanno inviato una lettera al Capo di Gabinetto del Ministero dell’Istruzione e del Merito, al fine di avviare con sollecitudine gli incontri per dare attuazione allo stesso CCNL 2019/2021. Nella richiesta si chiede di iniziare il confronto “al fine di dare seguito, nell’interesse del personale e dell’intero sistema scolastico, alle previsioni contenute nel nuovo CCNL con priorità per quegli istituti che comportano attribuzioni di benefici economici”.
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