Eurosofia propone un corso apprezzatissimo dagli iscritti che seguono le lezioni con molto interesse manifestando il loro gradimento per la metodologia didattica ed i preziosi consigli forniti dal formatore.
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“Le lezioni quest’anno si aprono tra diverse difficoltà: le difficoltà da affrontare sono innumerevoli, quelle più impellenti riguardano la lotta alla precarietà, che si attesta ben oltre i 200 mila posti con un supplente ogni quattro ‘cattedre’, le assunzioni in ruolo da realizzare su tutti i posti vacanti, la reintroduzione del doppio canale di reclutamento aperto a supplenti con oltre 36 mesi svolti e a tutti gli idonei, infine la parità di trattamento di tutto il personale scolastico”. Lo dichiara Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, nel giorno di inaugurazione dell’anno scolastico 2024-2025, prevista nel pomeriggio a Cagliari: all’evento parteciperanno in presenza, tra gli altri, il Capo dello Stato Sergio Mattarella, il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara e anche il leader dello stesso sindacato autonomo Anief.
In uscita ogni settimana la Rassegna stampa del Sindacato Anief, con le notizie più importanti degli ultimi giorni, e con l’agenda degli appuntamenti della settimana.
“Il rapporto “Education at a Glance 2024”, pubblicato in questi giorni dall’Ocse, contiene un record negativo che è alla base di uno dei motivi che allontano la scuola italiana dai livelli d’eccellenza: il 53% degli insegnanti italiani ha oltre 50 anni, contro il 37% della media europea”. La fa notare oggi Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, riconducendo l’eccessiva età anagrafica dei nostri insegnanti a tre motivazioni: “Le colpe dell’eccessiva presenza di insegnanti over 50 – spiega il sindacalista - vanno ricondotte alla precarietà di Stato che ogni anno scolastico produce 250mila supplenze almeno fino al termine delle lezioni e porta ad assumere in ruolo i precari tardissimo, in barba all’assunzione automatica dopo 36 mesi prevista dall’Ue, ma anche all'aumento esponenziale dell'età pensionabile che fa lasciare il lavoro solo a 67 anni e della mancata considerazione del burnout professionale nel comparto Scuola malgrado sia ormai scientificamente provato che si tratta di un lavoro iper-stressante”.
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Siamo presenti in tutte le province.