"Questo concorso per diventare insegnanti nella scuola pubblica ci trova sostanzialmente d'accordo perché offre la possibilità, in tempe relativamente brevi, di potere coprire dei posti vacanti, ma non dobbiamo illuderci che possa bastare per risolvere il problema endemico della supplentite nella scuola italiana - avverte Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief - , perché al termine delle procedure si andranno solo a scalfire i numeri da record di contratti a tempo determinato, confermati anche in questi giorni, ormai vicini a 250mila per anno scolastico e che invece di ridursi aumentano di anno in anno. Ricordo che restano anche da stabilizzare i vincitori del concorso straordinario 2020, mentre non si comprende il motivo dell'esclusione degli idonei, come pure del mancato via libera all'immissione in ruolo da Gps e quindi il ripristino del doppio canale di reclutamento".
Sono numeri roboanti quelli che arrivano dal Ministero dell’Istruzione e del Merito sui partecipanti al concorso per diventare insegnante nelle nostre scuole pubbliche. A commentarli, oggi, è Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, nel giorno della pubblicazione delle date della prossima procedura. Sommando tutte le procedure dell’ultimo periodo, "sono arrivate più di 550 mila domande per il primo concorso PNRR per diventare insegnante, che si sommano a più di 20 mila per diventare dirigente scolastico – dice il sindacalista all’agenzia Teleborsa -: sono numeri importanti, come sarà importante prepararsi bene. Anief, in collaborazione con Eurosofia, organizza a questo proposito dei percorsi specializzati che permettono anche un ripasso veloce degli argomenti e, soprattutto, tendono a garantire il successo formativo".
Nella giornata di oggi ha avuto avvio il tavolo tecnico permanente tra l'Unità di Missione guidata dalla dott.ssa Montesarchio e le organizzazioni sindacali del comparto istruzione e ricerca
Privare il supplente temporaneo della Retribuzione professionale docente in busta paga significa sottrargli quasi una mensilità di stipendio. Ma siccome si tratta di un atto discriminatorie e illegittimo, ci pensa poi l’Anief a mettere le cose a posto e fargli avere la somma con gli interessi. In tal modo è andata anche ad un docente che ha presentato ricorso per la mancata attribuzione negli stipendi presi nell’anno scolastico 2020/2021, per un totale di 221 giorni”. All’insegnante, il giudice del Lavoro del tribunale di Ferrara ha condannato il Ministero ad assegnare al docente “la somma di € 1.286,22, oltre agli interessi legali dalle singole scadenze al saldo effettivo”.
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