“Il rapporto “Education at a Glance 2024”, pubblicato in questi giorni dall’Ocse, contiene un record negativo che è alla base di uno dei motivi che allontano la scuola italiana dai livelli d’eccellenza: il 53% degli insegnanti italiani ha oltre 50 anni, contro il 37% della media europea”. La fa notare oggi Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, riconducendo l’eccessiva età anagrafica dei nostri insegnanti a tre motivazioni: “Le colpe dell’eccessiva presenza di insegnanti over 50 – spiega il sindacalista - vanno ricondotte alla precarietà di Stato che ogni anno scolastico produce 250mila supplenze almeno fino al termine delle lezioni e porta ad assumere in ruolo i precari tardissimo, in barba all’assunzione automatica dopo 36 mesi prevista dall’Ue, ma anche all'aumento esponenziale dell'età pensionabile che fa lasciare il lavoro solo a 67 anni e della mancata considerazione del burnout professionale nel comparto Scuola malgrado sia ormai scientificamente provato che si tratta di un lavoro iper-stressante”.
C’è tanta scuola negli emendamenti al decreto legge Omnibus presto all’esame di Palazzo Madama: si tratta del Il DL n. 113 approvato lo scorso 7 agosto dal Consiglio dei Ministri. Ben due richieste di modifica del testo su tre - presentate dai senatori in quinta e sesta Commissione - sono state suggerite da Anief e Udir e riguardano soluzioni finalizzate a migliorare la gestione e l’organizzazione dei nostri istituti scolastici: tra questi, il doppio canale di reclutamento, la mobilità senza blocchi e vincoli del personale scolastico di ruolo, gli organici Ata Pnrr da confermare, le nuove regole per rafforzare il sostegno agli alunni con disabilità, ma anche per introdurre il middle management pure tra il personale scolastico e allungare il periodo di insegnamento all’estero. Un emendamento su quattro, insieme a un ordine del giorno, riguarda specificatamente la mancata assunzione dei docenti idonei dei concorsi. La prossima settimana è previsto l’esame sull’ammissibilità degli emendamenti e a seguire il voto finale.
Il nuovo anno scolastico è iniziato da due settimane, ma permane la situazione di stallo del concorso per dirigenti scolastici che avrebbe dovuto portare alle immissioni in ruolo di 519 vincitori di concorso per via dei ricorsi presentati in estate al Tar del Lazio da aspiranti dirigenti che stanno partecipando sia al concorso ordinario che a quello straordinario: slittata la stabilizzazione dei candidati prevista inizialmente il 1° settembre scorso, a seguito di diversi decreti monocratici disposti dallo stesso Tar Lazio, si attende adesso quella del prossimo 8 ottobre, quando il Tribunale dovrà esprimersi sulla correttezza della conversione del punteggio in decimi del valore dei titoli previsti dal DM 138 del 3 Agosto 2017 che ha portato alla decretazione di circa 2 mila candidati risultati idonei.
Il sindacato Anief, costantemente dalla parte dei lavoratori della scuola, da sempre si batte affinché anche i lavoratori della scuola possano avere la possibilità di ricevere dei buoni pasto.
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