Assurdo per il sindacato Anief ridurre al 25% il numero dei posti per i trasferimenti dei docenti in nome di un blocco inserito nel 2018 senza alcuna ragione per i neo-assunti. “Stiamo ricorrendo in tribunale - dichiara il presidente nazionale Anief, Marcello Pacifico - Assurdo rispetto a 200 mila posti dati in supplenza privare i neo immessi in ruolo del diritto alla famiglia. Per questo ricordiamo dopo aver garantito negli anni passati il diritto alla mobilità.
Con il nuovo anno solare moltissimi docenti tornano a sperare in un trasferimento in un istituto più vicino alla loro terra e ai loro affetti, attraverso la domanda di mobilità che avrà effetto pratico a partire dal 1°settembre 2021. Decine di migliaia di insegnanti, però, continuano a sottostare e dei vincoli temporali, molto discutibili, introdotti dall’amministrazione che precludono la possibilità di trasferirsi, anche a livello annuale. Sull’applicazione del vincolo triennale e del vincolo quinquennale, la stampa specializzata ha realizzato una scheda nella quale si specifica che il vincolo temporale che interessa i docenti può essere di tre tipi: triennale nella scuola di titolarità; quinquennale nella scuola di titolarità; quinquennale nel sostegno, tipologia di posto di titolarità. È quindi consigliabile che ogni docente interessato alla mobilità tenga conto dei diversi vincoli, blocchi e impedimenti prima di presentare domanda, in modo tale da farlo con la massima consapevolezza in relazione alle conseguenze e alle regole che dovrà rispettare.
Si tratta di “paletti” gratuiti che il sindacato ha cercato di cancellare anche con appositi emendamenti alla Legge di Bilancio 2021. Poiché non sono andati a buon fine, il sindacato si sente costretto ad avviare le preadesioni gratuite al ricorso contro il blocco di 5 anni imposto dall’anno in corso. Sempre l’Anief ha attivato la preadesione gratuita al ricorso contro il vincolo quinquennale che per effetto dalla Legge 159/2019 obbliga i docenti nominati in ruolo dal 2020/21 a rimanere 5 anni nella sede di titolarità senza diritto a trasferirsi, a passaggi di ruolo o assegnazioni provvisorie, addirittura arrivando a negare l’avvicinamento di chi assiste un familiare con disabilità grave.
Marcello Pacifico (Anief): “Siamo sempre più convinti, forti del parere del nostro ufficio legale, che è irragionevole precludere ai lavoratori ogni possibilità di movimento per chi ha ragioni per farlo in presenza di posti vacanti. Siamo arrivati all’assurdo che il vincolo si applica anche all'interno della provincia di immissione in ruolo e addirittura nel caso in cui il docente voglia restare nella stessa sede di servizio cambiando, magari, tipo di posto o chiedendo il passaggio di ruolo in altra classe di concorso per migliorare la sua posizione professionale. Si tratta di limiti del tutto gratuiti che confliggono con il diritto alla famiglia e anche al lavoro, inteso come componente utile ad elevare la dignità del cittadino. Ecco perché continuiamo a batterci, perché i diritti non si possono sgonfiare a piacimento”.
Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, in diretta al Tgcom24, ha affermato che “non è possibile tornare in classe senza screening obbligatori per personale e studenti. Le scuole di per sé sono luoghi sicuri, ma sappiamo per certo che la curva dei contagi è aumentata durante le vacanze, dunque riaprire in questo momento gli istituti è un rischio”
Continua l’odissea dei 70 mila docenti e Ata assunti sull’organico aggiuntivo cosiddetto Covid, introdotto dal Governo fino al 30 giugno 2021 per aiutare le scuole a far fronte alla pandemia da Covid19: gli stipendi vengono corrisposti a singhiozzo e permane un taglio importante dello stipendio a causa del mancato riconoscimento della retribuzione professionale docenti e del compenso individuale accessorio al personale Ata, pari a 174,50 euro lordi al mese per i docenti e a 64,50 euro lordi per il personale Ata. Per andare incontro al personale, le scuole si stanno attivando: una delle iniziative più interessanti è quella dell’Istituto comprensivo “Valenza A”, in provincia di Alessandria, dove è stato attivato il progetto Charity “Prestito d’onore”. L’iniziativa vuole dare la possibilità ai docenti e Ata che ad oggi non hanno ancora percepito lo stipendio di ottenere un bonifico di un importo minimo di 200 euro che verrà restituito alla scuola non appena il lavoratore avrà percepito lo stipendio. “Si tratta di un piccolo segno di solidarietà per donne e uomini, lavoratrici e lavoratori che prestano la loro opera presso la nostra scuola”, ha detto Maurizio Primo Carandini, dirigente scolastico dell’I.C. “Valenza A” dell’alessandrino.
Il sindacato Anief plaude all’iniziata dell’istituto comprensivo “Valenza”, ma nello stesso tempo ritiene che si tratti di una soluzione tampone ma non certo il rimedio al problema creato dall’amministrazione: “Non siamo disposti ad attendere oltre che si risolva questo scandalo”, dichiara Marco Giordano, presidente regionale Anief Piemonte. Su questi aspetti, martedì 19 gennaio il sindacato ha organizzato un webinar, proprio per illustrare le azioni legali da portare avanti: assieme allo stesso sindacalista, sarà presente l’avvocato Giovanni Rinaldi dell’ufficio legale Anief. Durante l’incontro verrà garantito ampio spazio alle domande e alle richieste di chiarimenti. Per partecipare è sufficiente registrarsi cliccando sul questo link.
Anief avvia ricorsi gratuiti al Giudice del lavoro per recuperare il 10% dello stipendio mensile come da giurisprudenza della Cassazione. Pronte anche le diffide e i decreti ingiuntivi per ottenere la retribuzione bloccata. L’aumento mensile illegittimamente non corrisposto dall’amministrazione come a tutti i supplenti brevi per un’anzianità di servizio (0-14) corrisponde per il personale docente a 175,50 euro, per un collaboratore scolastico a 66.90 euro, per un Ata a 64,50 euro, quasi uno stipendio in più a fine anno. Per adesioni vai al seguente link.
Continua l'odissea dei cosiddetti “supplenti Covid”, personale docente e collaboratori scolastici Ata, chiamati in servizio per l'emergenza sanitaria che non solo ancora stanno attendendo la corresponsione dello stipendio, ma sono anche discriminati rispetto al personale precario annuale o di ruolo perché il loro contratto, essendo stipulato fino al termine delle lezioni, quindi in “supplenza breve”, non prevede l’emolumento accessorio denominato CIA (Compenso Individuale Accessorio, per il personale ATA 64,50 Euro al mese, per i collaboratori scolastici 66,90 euro) e RPD (Retribuzione Professionale Docente, per i docenti, appunto, per una cifra che varia dai 174,50 euro mensili, ai 214,80, ai 273,20 euro a seconda dell’anzianità di servizio, 0-14, 15-27, 28-42). Marcello Pacifico (Anief): “La questione è già stata chiarita dalla Suprema Corte di Cassazione ed è palesemente illegittimo non corrispondere ai “supplenti brevi” quanto, invece, riconosciuto al personale di ruolo o con supplenze al 30 giugno o al 31 agosto. Anche il “supplente Covid” deve ricevere RPD o CIA nello stipendio mensile”. Aperte le adesioni al ricorso gratuito patrocinato dai legali Anief e dedicato ai “supplenti Covid”.
Oggi, 9 gennaio 2021, il presidente del sindacato rappresentativo Anief, Marcello Pacifico, interverrà in diretta al Tgcom24, canale 51, dalle ore 15.40 alle 16. Verrà affrontato il tema del rientro a scuola, delle differenze che intercorrono tra le regioni in questo particolare momento, delle criticità presenti. Pacifico ha affermato che sono “necessari screening di massa della popolazione studentesca e del personale e bisogna dare priorità alle vaccinazioni. Per primi come Anief abbiamo chiesto di procedere dopo le feste, prima della riapertura del 1° febbraio 2021, con screening obbligatori per personale e studenti, poiché era prevedibile l’aumento della curva dei contagi causato dal mancato rispetto del distanziamento sociale nelle case degli italiani durante le vacanze".
Tutte le altre, a dispetto dell’effettivo colore relativo allo stato di emergenza, aprono nelle tre settimane successive, come aveva richiesto Anief, ma in un’unica data nel territorio nazionale e per ogni ordine e grado. Per Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, tuttavia, senza screening di massa della popolazione studentesca e del personale e priorità nelle vaccinazioni, il rinvio sarà inconcludente per garantire la sicurezza
Riaprire le scuole di ogni ordine e grado e riattivare completamente i contatti sociali senza misure restrittive potrebbe determinare “un’onda epidemica non contenibile”: no tassativo, quindi, a qualsiasi tentativo di anticipo prematuro delle riaperture. Ciò perché quando l’incidenza delle infezioni da Sars-CoV-2 è ancora alta, allentare le restrizioni può portare a un rapido nuovo picco dei casi, e quindi dei ricoveri, anche se l’indice Rt, che misura la contagiosità del virus, è inferiore a 1. Lo dimostra uno studio dei ricercatori di Fondazione Bruno Kessier, Istituto Superiore di Sanità e Inail, pubblicato sulla rivista scientifica Proceedings of the National Academy of Sciences of the United States.
Marcello Pacifico (Anief): “Questo studio conferma quanto sia importante adottare cautela in questa delicata fase della pandemia. Affrettare il rientro a scuola degli studenti delle superiori, che continuerebbero a frequentare mezzi pubblici ancora non adeguati in diverse località, può comportare una terza ondata di contagi. Continuiamo a chiedere, quindi, quel periodo ‘cuscinetto’ di una decina di giorni, fino al18 dicembre, durante il quale poter sottoporre il tampone rinofaringeo a tutta la popolazione studentesca. E nel frattempo vaccinare il personale. Senza uno screening preventivo, ora anche la ricerca ci dice che si incorrerebbe in rischi elevati”.
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