In uscita ogni settimana la Rassegna stampa del Sindacato Anief, con le notizie più importanti degli ultimi giorni, e con l’agenda degli appuntamenti della settimana.
In uscita ogni settimana la Rassegna stampa del Sindacato Anief, con le notizie più importanti degli ultimi giorni, e con l’agenda degli appuntamenti della settimana.
I dipendenti pubblici si riducono di numero: la tendenza è stata registrata dalla Ragioneria generale dello Stato, che ha sottolineato la perdita di 40.000 dipendenti nei ministeri e oltre 60.000 nei Comuni. Contrariamente alla credenza popolare, sottolinea oggila stampa specialistica, ci sono più impiegati al Nord che al Sud. Nei comuni del Settentrione, lavorano 5,83 persone ogni mille abitanti, rispetto alle 5,34 del Mezzogiorno. L’unico settore che ha visto una crescita delle assunzioni è quello scolastico, dove il personale è aumentato da poco più di un milione a quasi 1,2 milioni di dipendenti.
L’università degli studi di Palermo, insieme ad Anief e a Eurosofia, lunedì 20 maggio organizza una giornata dedicata all’orientamento per gli studenti, affinché possano compiere una scelta consapevole nella ricerca del lavoro.
Doppio appuntamento a Torre Canne (Br) in Puglia: in occasione del “Concorso musicale internazionale - Città di Fasano” Marcello Pacifico, presidente nazionale del sindacato Anief, “giovedì 23 maggio parlerà di intelligenza artificiale – Guidare il futuro: algoritmi e innovazione nell’educazione con l’intelligenza artificiale - e sabato 25 maggio di Gerusalemme città della pace per ora avvolta dalla guerra – La Gerusalemme di Federico II, città della pace -. Vi aspetto”, ha affermato il prof. Pacifico.
La pensione diventa sempre più miraggio per i lavoratori italiani: come riporta HuffPost, “i quarantenni di oggi dovranno lavorare anche dopo la pensione. La demografia è una scienza esatta”; infatti, “nel giro di una ventina di anni vi saranno più di 2,5 milioni di nuovi pensionati contro 6 milioni in meno di persone in età di lavoro. Quindi sempre meno persone verseranno i contributi che servono per pagare le pensioni. Inevitabili le conseguenze: gli over 65 del futuro dovranno lavorare e formarsi almeno fino ai 70”.
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