Giuseppe Valditara, Ministro dell’Istruzione e del Merito, durante il suo discorso a Tutti a Scuola, l’inaugurazione del nuovo anno scolastico 2023/2024, ha affermato, soffermandosi sulla dispersione scolastica, che “alcune scuole hanno trasformato giovani perduti che avevano condanne per spaccio e per rapina, hanno saputo accendere la lampada, toccare i tasti giusti, quei ragazzi si sono riscattati. Di qui la riforma del docente tutor, per valorizzare i talenti di ognuno. Una scuola delle opportunità vede come priorità anche il garantire la continuità didattica sul sostegno”.
“L’inclusione che è un obiettivo di importanza decisiva: molti passi sono stati fatti negli ultimi decenni per i giovani portatori di disabilità, grazie anche allo straordinario lavoro degli insegnanti di sostegno, ma su questo fronte non possiamo fermarci né, tantomeno, tornare indietro”. Così ieri il Presidente Sergio Mattarella a Forlì in occasione della cerimonia di inaugurazione del nuovo anno scolastico.
“Tutti a scuola”: oggi a Forlì l'inaugurazione del nuovo anno scolastico. È stato l’Istituto tecnico “Saffi-Alberti” a ospitare la XXIII edizione della cerimonia di inaugurazione dell’anno scolastico 2023/2024. Hanno partecipato all’evento il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e il Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara. Invitato all’evento anche Marcello Pacifico, Presidente Nazionale del sindacato Anief.
Oggi il Governo ha dato il via alla riforma delle valutazioni del comportamento degli studenti e dei corsi di studio degli istituti superiori tecnici e professionali. Il sindacato Anief approva la prima volontà legislativa, mentre presenta più di una riserva sulla seconda. “Per arginare l’aumento esponenziale di casi di violenza a scuola, spesso contro docenti e personale, ben vengano le contromisure approvate oggi in Consiglio dei Ministri – ha detto Marcello Pacifico, presidente Anief - : è una posizione netta per coloro che non hanno ancora capito che il docente è un pubblico ufficiale e che a scuola, come fuori, ci sono delle regole civili a cui attenersi. Chi non lo fa è giusto che venga sanzionato in modo proporzionale e anche obbligato a seguire un percorso di recupero”.
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