Iscriviti al webinar: "CODING: pensiero computazionale e didattica digitale"
del 22 giugno 2018 – Formatore Prof. Roberto Martorana .
Le attività formative sul pensiero computazionale hanno la finalità di far conoscere ai docenti della scuola il “coding” ed il suo utilizzo nella didattica.
Eurosofia organizza un incontro, da svolgersi in modalità webinar, per approfondire i processi mentali per la risoluzione di problemi, costituiti dalla combinazione di metodi caratteristici e di strumenti intellettuali.
Il coding guida gli allievi al pensiero computazionale attraverso un approccio ludico e creativo. Potrebbe sembrare solo un gioco ma agevola lo sviluppo cognitivo e si fonda sul concetto di “learning by doing”, ovvero imparare facendo, senza passare da lunghe lezioni teoriche che potrebbero abbassare notevolmente la soglia d’attenzione.
Nel mondo della scuola, il coding sta iniziando ad essere valorizzato e viene considerato un prezioso alleato per la didattica perché educa bambini e ragazzi al pensiero creativo, ma anche dei risvolti pratici.
E’afferente alla nostra quotidianità, con molti oggetti che utilizziamo abitualmente e che riteniamo ormai indispensabili. Smartphone, tablet, videogiochi, persino elettrodomestici come la lavatrice o il forno a microonde funzionano grazie a un codice informatico, a una sequenza ordinata di istruzioni.
Quando affrontiamo un problema o abbiamo in mente un’idea, nonostante intuiamo la soluzione non siamo in grado di formularla in modo operativo per metterla in pratica. La capacità di immaginare e descrivere un procedimento costruttivo che porti alla soluzione si chiama “pensiero computazionale”. E’un veicolo di concretezza, aiuta a semplificare i percorsi, e a rendere lineare la fruizione delle informazioni.
Migliora le tue competenze per sviluppare il pensiero computazionale ed aumentare la capacità di analizzare le situazioni, valutarne i limiti, conoscere gli strumenti a disposizione, organizzare e ideare strategie efficaci alla risoluzione delle problematiche. Il pensiero computazionale è una capacità trasversale da sviluppare già nella prima infanzia e rappresenta un bisogno formativo per le future generazioni.
Da anni Anief ed Eurosofia, si occupano della formazione dei docenti e degli studenti per prevenire ed affrontare un fenomeno che rende tossico l’ambiente scolastico.
I fenomeni di violenza, causati in primis da una profonda crisi valoriale, ma dovuti anche ad un istinto di prevaricazione ancestrale, che non trovando la corretta opposizione, provoca il dominio del più forte che schiaccia il più debole.
Si è imposta pertanto la necessità di creare una normativa di riferimento per gestire anche da un punto di vista legale la problematica:
- Direttiva Ministeriale n. 16 del 5 febbraio 2007 - Linee di indirizzo generali ed azioni a livello nazionale per la prevenzione e la lotta al bullismo
Il bullismo giovanile è un fenomeno dilagante, trasversale, che si verifica in ogni parte del mondo e senza distinzioni di ceto sociale. La scuola non deve occuparsi soltanto dell’istruzione ma anche della tutela psicologica e morale dei giovani. Intervenire tempestivamente, con l’ausilio di figure professionali esperte può risolvere i conflitti ed il disagio in modo indelebile, senza troppe implicazioni psicologiche ed emotive.
Nelle prossime settimane si susseguiranno a Palermo una serie di iniziative promosse da Eurosofia in collaborazione con altri enti ed associazioni.
Stop al bullismo!
Da anni Anief ed Eurosofia, si occupano della formazione dei docenti e degli studenti per prevenire ed affrontare un fenomeno che rende tossico l’ambiente scolastico.
I fenomeni di violenza, causati in primis da una profonda crisi valoriale, ma dovuti anche ad un istinto di prevaricazione ancestrale, che non trovando la corretta opposizione, provoca il dominio del più forte che schiaccia il più debole.
Si è imposta pertanto la necessità di creare una normativa di riferimento per gestire anche da un punto di vista legale la problematica:
- Direttiva Ministeriale n. 16 del 5 febbraio 2007 - Linee di indirizzo generali ed azioni a livello nazionale per la prevenzione e la lotta al bullismo
Il bullismo giovanile è un fenomeno dilagante, trasversale, che si verifica in ogni parte del mondo e senza distinzioni di ceto sociale. La scuola non deve occuparsi soltanto dell’istruzione ma anche della tutela psicologica e morale dei giovani. Intervenire tempestivamente, con l’ausilio di figure professionali esperte può risolvere i conflitti ed il disagio in modo indelebile, senza troppe implicazioni psicologiche ed emotive.
Nelle prossime settimane si susseguiranno a Palermo una serie di iniziative promosse da Eurosofia in collaborazione con altri enti ed associazioni.
Stop al bullismo!
Dopo la sospensione della protesta per alcuni giorni, le insegnanti del Coordinamento Diplomati Magistrale Abilitati hanno deciso di continuare a denunciare pubblicamente l’ingiustizia che stanno vivendo e di chiedere un intervento della politica attraverso l’approvazione di provvedimento legislativo che preveda la riapertura delle GAE a tutti i docenti abilitati. Si tratta di un provvedimento più che motivato per essere approvato con estrema urgenza, perché in caso contrario verrebbe meno l’avvio regolare del prossimo anno scolastico e lo stesso dicasi per la continuità didattica di tutti gli alunni. Allo stesso modo, si minerebbe la parità di trattamento del personale docente precario.
Marcello Pacifico (presidente nazionale Anief): Anche Anief è nuovamente in campo, ovviamente a sostegno delle maestre in sciopero della fame e dei manifestanti che il 29 maggio sciopereranno per la quinta volta per chiedere la riapertura delle GaE a tutto il personale abilitato, come da noi pedissequamente indicato attraverso la proposta di decreto legge urgente presentata da Anief da alcune settimane. Giugno è alle porte e già sono diversi i casi di licenziamento avvenuti. Urge più che mai un atto concreto prodotto dal primo nuovo Consiglio dei Ministri perché possa maturare il dibattito parlamentare su un argomento.
Nuova vittoria targata Anief presso il Tribunale del Lavoro di Latina che ha riconosciuto il diritto di un'altra docente precaria a percepire le progressioni di carriera per tutti gli anni di insegnamento svolti con contratti a termine. Marcello Pacifico (Anief-Cisal): Continueremo a lottare per rivendicare i diritti dei lavoratori precari e dare il giusto valore al servizio svolto a tempo determinato.
Gli avvocati Fabio Ganci, Walter Miceli e Maurizio Faticoni ottengono, infatti, piena ragione presso il Tribunale del Lavoro di Latina riguardo alla discriminazione posta in essere dal Miur a discapito dei lavoratori precari cui non viene mai riconosciuta la corretta progressione stipendiale in base agli anni di servizio effettivamente svolti. Marcello Pacifico (Anief-Cisal): “Questa odiosa discriminazione posta in essere dal MIUR sui contratti a tempo determinato ai fini della progressione di carriera deve finire e l'Italia, in ossequio alle disposizioni europee, deve adeguarsi nella normativa interna e nelle regole pattizie riconoscendo pari dignità e stessi diritti ai lavoratori precari in questo come nella ricostruzione di carriera, nel diritto ai permessi retribuiti e nella valutazione del preruolo nelle graduatorie interne d'istituto”. L'Anief ricorda che è sempre possibile ricorrere per vedersi riconosciuti i propri diritti e per ottenere uno stipendio commisurato agli anni di servizio effettivamente svolti, anche se con contratti a tempo determinato.
Del numero imprecisato ma corposo di istituzioni scolastiche inadeguate si è parlato durante la due giorni in corso di svolgimento a Palermo, presso l'Hotel San Paolo: ieri si è fatto il punto della situazione sulle troppe responsabilità a carico dei capi d’istituto, oggi – con Anief - è stato realizzato un focus sulla crescente violenza e sul bullismo nelle scuole, alla presenza di diversi professionisti del settore. Nel corso del convegno, è stato ricordato che il 31 dicembre scorso sono scaduti sia il termine di adeguamento alla normativa antincendio, sia il termine di adeguamento degli edifici e locali adibiti ad asili nido. Il decreto suddivide in 3 livelli di priorità le disposizioni di cui tenere conto nel programmare le attività di adeguamento degli edifici e dei locali adibiti a scuole, che potranno essere utilizzate dai Comandi provinciali dei Vigili del Fuoco per impartire prescrizioni graduali e graduate, in presenza della rilevazione di carenze o lacune negli adempimenti inseriti nei diversi livelli di priorità dal decreto. Poi, con la Nota n. 5264, emessa dal Ministero dell’Interno lo scorso 18 aprile, sono state indicate le misure integrative del decreto madre.
Natale Saccone (ingegnere esperto di sicurezza): Il livello di priorità A riguarda l’osservanza delle disposizioni del dm 26 agosto 1992 relative a impianto elettrico di sicurezza; sistemi di allarme; estintori; segnaletica di sicurezza; norme di esercizio. Il livello di priorità B, invece, è relativo all’osservanza delle disposizioni dm 26 agosto 1992 relative a spazi per esercitazioni; spazi per depositi; spazi per l’informazione e le attività. Il livello di priorità C, infine, coinvolge le restanti disposizioni del decreto ministeriale. Sulla base della valutazione del relativo rischio incendio e delle condizioni impiantistiche, ogni Dirigente Scolastico, assieme al proprio SPP e previa consultazione dell’RLS, dovrà individuare il livello di priorità tra A, B o C per ogni plesso annesso alla propria scuola ed inviare una diffida al proprietario dell’immobile affinché intervenga per il ripristino delle condizioni indicate proprio nel Decreto del 21 marzo scorso.
Per questi motivi, l’UDIR, solo per i propri iscritti, ha preparato una diffida da inviare all’ente locale proprietario dell’immobile, al fine di non vedersi applicate le procedure sanzionatorie previste dal D. Lgs. 19/12/1994 n. 758 per le contravvenzioni rilevate. Perché la sicurezza viene prima di tutto, alla pari della salvaguardia dei diritti dei capi d’istituto, che non possono rischiare il carcere per colpe non loro.
La nostra struttura copre tutte le regioni italiane.
Siamo presenti in tutte le province.